La toga è un drappo nero con una cordoniera che tutti abbiamo visto indossare dagli avvocati e dai giudici nel corso del giudizio. Tuttavia, anche se tutti sanno che la toga è il simbolo per eccellenza del giudizio e della legge, non tutti conoscono la sua storia, e non tutti sanno che indossarla è obbligatorio per magistrati e avvocati nelle udienze pubbliche.
La toga ha infatti una storia gloriosa ed importante e ancora oggi è il simbolo di una professione antica e fondamentale, quella della legge, della tutela e del rispetto dell’ordinamento e delle libertà, della giustizia. Questo abito solenne quindi riveste un complesso di simbolo fondamentali e per questo motivo va indossata per forza nel corso delle udienze. Simboleggia il diritto, la forza sociale della legge, la ricerca della giustizia e del diritto.
Ma quale è la vera storia della toga, perché oggi si indossa? Quale è il percorso che questo abito ha fatto dai tempi dei romani sino ai giorni nostri? Che tipo di simbolo riveste oggi la toga che avvocati e giudici portano mentre sono in giudizio?
Non tutti conoscono le curiosità affascinanti della storia delle toghe per gli avvocati, quindi andiamo alla scoperta di questo importante tema.
La storia antica della toga: scopriamola assieme
La toga nasce non per contraddistinguere l’attività forense, ma per distinguere chi svolgeva un’importante attività politica e aveva un certo rango sociale. Nell’antica Roma solamente gli uomini, maschi nati liberi e cittadini romani potevano indossare la toga bianca che aveva un bordo di diverso colore a seconda del tipo di professione. Essa simboleggiava la carica pubblica, come quella di senatore, pretore, e poi c’era quella ornata di porpora che era destinata all’imperatore. Quindi la toga ai tempi aveva il ruolo di distinguere chi rivestiva una certa carica politica.
Dopo l’epoca romana, la toga cadde in disuso, ma nel Medioevo venne recuperata. Ancora una volta lo scopo dell’abito era distinguere chi aveva un certo ruolo sociale: la toga diventava più ampia, lunga, e nera, con il colletto. Era indossata dai membri di classi sociali elevate, dai magistrati, dottori e dai professori universitari.
In Francia, ad esempio, solo gli avvocati mettevano la toga: a Napoli, verso la metà del 1500, si obbligò tutti gli avvocati ad indossarla in giudizio.
La toga è obbligatoria in Italia?
La toga in Italia è stata mantenuta come veste tradizionale relegata ai magistrati ed agli avvocati: tuttavia nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico all’università anche i professori universitari indossano la toga, coi colori del loro dipartimento.
La disciplina della toga, ovvero colore, forma, come è fatta è stabilita in Italia dalla legge. Un regio decreto del 1865 infatti stabilisce come deve essere fatta e come va fregiata, i colori della cordoniera che devono essere di un certo tipo, e va obbligatoriamente usata in udienza pubblica. Se un avvocato non indossa la toga in udienza rischia una sanzione disciplinare.
La legge prevede che la cordoniera sia di un certo colore a seconda che l’avvocato sia abilitato o meno al patrocinio in Cassazione.
La toga più che un obbligo è un vero e proprio onore per un avvocato ed è un simbolo esteriore del prestigio di questa professione e della sua antica storia. Per questo motivo ancora oggi è importante che in udienza venga indossata la toga, per celebrare la sacralità di questo rito che ha una funzione sociale importantissima ed una storia molto antica. Quando un avvocato indossa la toga è come se si stesse rivestendo di una certa importanza e di un ruolo sociale di un certo tipo, ecco perché è fondamentale continuare a mantenere questa tradizione ancora oggi.