Bollitori: a che cosa servono?

Sappiamo che rappresentano una valida soluzione per riscaldare l’acqua,  ma la conoscenza della maggior parte delle persone finisce qui, cioè generalmente non si hanno altre nozioni a riguardo. Quindi, per capire l’importanza ed i vantaggi che si ricavano dalle prestazioni dei bollitori è necessario spiegare per bene che cosa sono e come essi funzionino.

Pronti? Si parte!
La prima cosa fondamentale da sapere è che attualmente i bollitori si distinguono in tre tipologie che sono quelli con scambiatore fisso, quelli con intercapedine e quelli con pompa di calore integrata. Detti così non vi dicono niente, ne siamo consapevoli, quindi adesso procediamo con il presentarvi le caratteristiche principali di ognuno, ma per dei consigli mirati ed una consulenza con la C maiuscola vi consigliamo di contattare il team di Clima Electric.
Bollitori con scambiatore fisso: sono quelli più utilizzati, soprattutto nei condomini, ed hanno dimensioni diverse a seconda della capacità di accumulo del contenitore principale. All’interno di questo contenitore vi è una serpentina in acciaio inox a forma di spirale che riceve acqua o altri fluidi caldi e cede il calore all’acqua dentro al contenitore. Dalla serpentina quindi il liquido uscirà a temperature notevolmente più basse ed è importante che questo non entri mai in contatto con l’acqua del bollitore. Solo attraverso la sua superficie esterna la serpentina emana il calore necessario a riscaldare l’acqua.
Bollitori con intercapedine: la differenza principale di questi bollitori, che li distingue quindi sia da quelli con scambiatore fisso che da quelli che vedremo tra poco, è la posizione orizzontale, essi infatti sono i bollitori ideali per chi non ha molto spazio e vengono solitamente inseriti sotto la copertura delle abitazioni. I bollitori con intercapedine sono formati da un contenitore interno ed un contenitore esterno ed attraverso la loro superficie di contatto si genera lo scambio termico.

I bollitori con intercapedine possono essere collegati a caldaie e termocamini, oltre che ad impianti solari, visto che sono posizionati in punti molto vicini. Ovviamente, come si può intuire, affidarsi esclusivamente agli impianti solari per l’acqua calda comporta una produttività discontinua, in quanto nelle stagioni fredde, quali autunno ed inverno, la radiazione solare è pressoché assente.

Bollitori con pompa di calore integrata: con un ottimo rendimento, questi bollitori rappresentano la soluzione ideale quando non vi è una rete per la distribuzione condominiale. Rispetto ai bollitori con scambiatore fisso, questi hanno una serpentina in più che è posta esternamente e che si collega appunto alla pompa di calore; all’occorrenza, vale a dire nei momenti di maggiore necessità termica, tale serpentina può anche collegarsi ad un’altra unità elettrica riscaldante.