Arrivati ad un certo punto della propria vita bisogna per forza di cose convivere con il fatto che i propri genitori o nonni non siano più troppo giovani e magari anche non autosufficienti. In questo caso si dimostra così essenziale prendere un’importante decisione: portare il proprio anziano nella casa di riposo oppure assumere una badante?
La questione potrebbe rivelarsi molto complicata e deve essere decisa abbastanza in fretta perché il proprio caro inizierà presto ad avere bisogno di un’assistenza continuativa e di cure costanti.
Durante la terza età infatti qualsiasi evento come ad esempio una semplice caduta, possono portare a conseguenze devastanti e cambiare drasticamente la vita di una persona anziana. Sarà proprio questo perciò il momento in cui avranno più bisogno di affetto e di attenzioni per non sentirsi soli e abbandonati.
Come capire però quale sia la scelta più giusta da fare per cercare di non compromettere irrimediabilmente la sua vita diventata oramai sempre più fragile?
Prima di prendere qualsiasi decisione è indispensabile non compromettere in alcun modo la sua saluta mentale e cercare quanto più possibile di fargli vivere tale situazione nel modo più naturale, magari anche parlando con lui e cercando di capire cosa realmente vuole.
Per scegliere la soluzione più giusta occorre valutare inoltre tutti i vantaggi e gli svantaggi che ciascuna decisione comporta e poi valutare attentamente il fattore economico ed organizzativo.
Ogni scelta che verrà presa sulla sistemazione dell’anziano influenzerà per sempre il resto della sua vita ma se si rivelerà poi essere quella giusta permetterà a lui di vivere il tempo rimanente con molto più positività.
Perché scegliere l’aiuto di una badante
Nel caso della prima opzione ovvero quello di assumere una badante bisogna considerare in primis un aspetto fondamentale, ovvero il fatto che l’anziano potrà continuare a vivere nella sua casa. Questo fattore contribuirà di gran lunga a migliorare la sua condizione sia psicologica che fisica in quanto per una persona fragile poter rimanere in un ambiente familiare è molto importante.
Ogni cambiamento che avviene nella vita dell’anziano infatti anche magari il cambio delle mure domestiche sono in grado di provocare in lui squilibri psicologici nonché a volte la perdita della lucidità.
Questo è dovuto sopratutto al fatto che l’avanzare degli anni in una persona porta inevitabilmente alla perdita graduale dei cinque sensi e di conseguenza vengono meno anche le capacità relazionali e le sicurezze legate all’ambiente circostante.
L’assistenza domiciliare per ottenere i risultati sperati però deve essere svolta da una persona qualificata, magari fornita di appositi corsi di formazione e che sappia compiere le più importanti mansioni relative alla cura all’anziano. Tra di queste ci sono sicuramente il supporto nell’igiene personale, la preparazione dei pasti ed infine la movimentazione. Questa figura deve inoltre cercare di costruire con il suo assistito una relazione positiva e quanto più stabile possibile e deve inoltre essere in grado di creare un rapporto di piena fiducia con i relativi familiari.
La badante può essere trovata attraverso il passaparola oppure su consiglio di qualche amico ma occorre anche chiedere sempre all’assistente se ha svolto gli adeguati corsi di formazione, oppure se ha lettere di referenze di famiglie dove ha già prestato lavoro e magari anche il certificato del casellario giudiziale. Per approfondie questo aspetto, ecco altre indicazioni su come scegliere la badante.
A livello organizzativo bisogna pensare che la badante ha diritto ad un giorno di riposo durante la settimana e per questo occorre programmarsi le giornate per cercare di compensare la sua mancanza e considerare anche l’eventualità di una sua improvvisa disdetta.
Non tutte le situazioni però permettono di tenere a casa una persona anziana anche se a sostenerla c’è una badante. L’abitazione infatti potrebbe essere troppo scomoda magari perché composta da troppe scale che l’anziano non riesce più a fare oppure perché l’ambiente è per lui troppo stretto.
Perché scegliere la casa di riposo
Ma perché decidere di lasciare la propria persona cara nelle mani di una/un sconosciuto e a volte impreparata quando è possibile affidarla ad una casa di riposo?
Le residenze per anziani sono nate appositamente per accogliere pazienti fragili o che si trovano in situazioni sociali difficili che non li rendono più capaci al 100% di prendersi cura di se stessi.
In questo gruppo sono compresi in particolar modo tutti quei vecchietti che non sono in grado di gestire autonomamente la convalescenza dopo aver superato la fase acuta di una malattia oppure persone che sono rimaste a vivere sole dopo la morte del compagno.
Nel caso della scelta di una struttura per anziani, per capire quale faccia più al proprio caso, è necessario capire nel dettaglio il menù e quindi il relativo servizio di ristorazione, l’assistenza che viene rivolta ai singoli vecchietti, quali sono le attività di animazione che vengono svolte, se c’è la possibilità di utilizzare una lavanderia e se viene applicata la collaborazione infermieristica e medica.
Nel caso in cui si scelga di optare per la casa di riposo, l’assistenza viene completamente garantita 24 ore su 24 ed inoltre il servizio è garantito in maniera continuativa.
In una casa di riposo si respira sicuramente tranquillità e sicurezza e gli operatori incaricati di sorvegliare l’anziano si rivelano spesso essere molto qualificati, garantendo al suo assistito cortesia e professionalità.
Nelle strutture di recentissima costruzione (come ad esempio Casa di Riposo La Quiete) troviamo ambienti curatissimi e dal design confortevole, oltre che ampi spazi comuni per condividere al meglio i diversi momenti di aggregazione della giornata (come ad esempio visite di parenti ed amici).
Naturalmente per prendere la scelta più giusta bisogna valutare situazione per situazione in quanto ci possono essere delle persone anziane che una volta entrate nelle case di riposo tendono a deprimersi e si lasciano morire oppure altre che trovandosi davvero a loro agio, iniziare a socializzare e di conseguenza a rinascere.