Come si ricarica un condizionatore domestico

I condizionatori domestici hanno bisogno di manutenzione e controlli per verificare la loro corretta efficacia, controlli da svolgersi preferibilmente annualmente. Uno di questi è il controllo del livello del gas refrigerante in assenza del quale, non si otterrebbe l’effetto refrigerante per il quale queste apparecchiature vengono utilizzate.

La ricarica del condizionatore domestico

È molto importante prendersi cura del proprio condizionatore, perché oltre ad evitare blocchi indesiderati, permette di evitare di ritrovarsi di punto in bianco, a sentir soffiare aria calda a causa della mancanza di gas refrigerante.

Nel caso però succeda, l’unica soluzione è provvedere alla ricarica del gas. Ma come si ricarica un condizionatore domestico?

L’operazione richiede uno strumento per svuotare il circuito dal gas residuo e immettere nuovo gas fino al completo riempimento. Attenzione però, anche se qui spiegheremo come ricaricare un condizionatore domestico, è bene sapere che solo i tecnici abilitati con patentino FGas sono autorizzati a farlo.

Il motivo è legato alla pericolosità per l’ambiente di un’eventuale perdita di questo gas, come spiegato meglio sul sito di questa ditta assistenza caldaie a Roma.

Il circuito del gas refrigerante nei condizionatori domestici

Prima di addentrarci nello spiegare come si ricarica un condizionatore domestico, dobbiamo per forza sapere com’è fatto il suo circuito refrigerante.

Questo schema è più o meno valido per tutti i marchi dei condizionatori, dai Samsung agli Hisense, dai Daikin ai Mitsubishi e via dicendo.

Il gas refrigerante presente all’interno del condizionatore circola in un sistema chiuso, che non presenta quindi fuoriuscite.

L’eccezione potrebbe essere anche data dalla presenza di gas congelato sulle tubature esterne e questo fattore può indicare dunque una scorretta installazione o soprattutto uno scorretto utilizzo dei materiali.

È bene prima di tutto, al momento dell’acquisto dell’apparecchio, conoscere la qualità dei componenti, specialmente del materiale delle tubature e il loro spessore.

Il gas che si trova all’interno del condizionatore è un gas particolare, detto termovettore, che trasporta il calore dall’unità esterna all’unità interna.

Ebbene, date queste premesse, oggi vedremo in semplici step come prenderci cura del nostro condizionatore domestico.

La ricarica del Gas del condizionatore

Le ditte di assistenza condizionatori che sono autorizzate alla ricarica del condizionatore dispongono di un’attrezzatura di sicurezza per proteggere occhi e mani, come occhiali e guanti protettivi nel caso in cui dovesse verificarsi un’improvvisa fuoriuscita del liquido refrigerante durante l’operazione.

Il tecnico poi deve verificare il tipo di refrigerante da utilizzare per la ricarica in base al modello del condizionatore. È possibile controllare queste informazioni nel libretto di uso e manutenzione.

È infatti assolutamente vietato mischiare due tipi di gas diversi poiché ciò danneggerebbe l’intero impianto del condizionatore.

Il tecnico quindi procederà con la chiusura dell’unità del climatizzatore e agirà con molta cautela con i seguenti passaggi: verifica della pressione attraverso i rispettivi tubi e collegamento negli appositi spazi dedicati, per assicurarsi un corretto funzionamento. Solitamente i tubi sono due, uno blu che indica la pressione bassa ed uno rosso ossia il tubo dell’alta pressione.

A questo punto, grazie all’apposito macchinario, si misurerà la quantità di gas presente nel circuito e, se insufficiente, il tecnico provvederà a svuotare il circuito dal gas residuo.

Quindi a queto punto, inizierà la ricarica vera e propria. La quantità di gas da immettere dipende dalla quantità di gas residuo nel circuito. Più ne mancava, più gas dovrà essere “rabboccato”.

Proprio per questo motivo non è mai possibile preventivare il costo di una ricarica gas del condizionatore domestico. Dipende appunto dalla quantità necessaria che è verificabile solo sul posto dopo aver collegato il macchinario.

Estremamente importante è dosare la quantità usata di refrigerante: bisogna agire poco alla volta e mai aprire tutto il tubo improvvisamente. Bisogna, inoltre, regolare la quantità rilasciata man mano, in modo da tenere sotto controllo la situazione e non recare danni all’intera struttura.

Consigli per una buona manutenzione

Oltre che sostituire il liquido refrigerante quando necessario, è bene controllare spesso anche le altre componenti del condizionatore come il filtro dell’aria, le tubature e le connessioni elettriche. Mantenere una costante pulizia dell’intera struttura può, in qualche modo, prevenire il malfunzionamento della stessa.