Come si trasportano i pesci ornamentali?

hi decide di acquistare uno o più pesci ornamentali per abbellire e arricchire il proprio acquario non può non tenere conto delle particolari condizioni ambientali che devono essere rispettate per il loro benessere e per la loro sopravvivenza. Condizioni a cui si deve prestare la massima attenzione fin dal momento in cui i pesci vivi vengono trasportati. Spesso si tratta di trasporti a temperatura controllata, per i quali è indispensabile attenersi a specifiche norme sanitarie: la movimentazione di un acquario e il suo trasferimento, infatti, devono essere organizzati in modo tale che il benessere degli animali non sia compromesso in alcun modo.

Le aziende del settore, per poter operare, sono in possesso di autorizzazioni ad hoc per tali trasporti, i quali vengono effettuati con furgoni omologati per lunghi viaggi, di oltre 8 ore, dotati di sistemi di aria fredda o calda che vengono azionati a seconda del periodo. Il vano, inoltre, garantisce un ricircolo di aria appropriato, ma sono presenti anche sistemi di fissaggio che fanno in modo che nel corso del tragitto non si verifichino shock. In alcuni casi ci può essere bisogno di contenitori isotermici, che sono progettati e messi a punto proprio per assicurare la perfetta riuscita dei trasporti a temperatura controllata: essi sono in grado di offrire performance iso-termiche ottimali, sempre in conformità alle norme in vigore. Talvolta i contenitori possono essere muniti di un tappo ad espansione o di raccogligocce, così da fare in modo che l’acqua di fusione del ghiaccio possa essere gestita senza problemi.

Dal punto di vista legislativo, gli esportatori sono tenuti a rispettare le norme sanitarie e igieniche con particolare riferimento al regolamento per la preparazione delle partite di pesci ornamentali e per la loro spedizione: esso presuppone non solo che gli animali siano identificati in maniera corretta, ma anche in che modo devono essere stivati, oltre a indicare la densità di carico, il tipo di contenitori e la certificazione di scorta. Tocca agli importatori, invece, gestire sia le pratiche doganali che la fase di quarantena.

In tutte le fasi, però, non si può fare a meno di un adeguato trasporto a temperatura controllata, che serve anche a non compromettere la qualità delle acque in cui i pesci sono trasportati. In diversi Paesi esportatori, infatti, potrebbero essere diffuse delle malattie endemiche, o comunque delle patologie provocate da batteri che possono proliferare proprio attraverso le acque di trasporto.