Frese a tazza per trapano per fori perfetti

Le frese a tazza rappresentano un ottimo strumento per effettuare fori perfetti e puliti su molteplici materiali: infatti, abbiamo frese a tazza per legno, ma anche frese a tazza per cemento, per piastrelle o per metallo. Usate sia a livello hobbistico, che professionale, vengono chiamate altresì seghe a tazza, proprio perché lavorano segando (forando) il materiale.

Come montare le frese a tazza per legno e non

Per usare al meglio le frese a tazza, queste vanno montate su di un trapano, capace di dare la giusta potenza e rotazione atte ad una buona riuscita del taglio. In generale, per le frese a tazza da hobby può bastare un trapano a batteria da 14 volt; se invece si usano frese a tazza professionali è meglio passare ad un trapano da 18 volt, poiché occorre una potenza maggiore per operare su materiali più duri.

Come funzionano le frese a tazza

Come è fatta una fresa a tazza? E come funziona? Se ti stai approcciando adesso al mondo del bricolage, è probabile che queste domande siano il tuo chiodo fisso, poiché prima di scegliere la fresa giusta vorresti anche capirne di più su tale accessorio. Abbiamo detto che la fresa è una sorta di sega, che applicata ad un trapano a batteria da 14 o 18 volt riesce a realizzare fori circolari su diversi materiali. La precisione del foro non potrebbe essere tale senza la punta pilota (detta anche punta di centraggio), che fuoriuscendo oltre il bordo dentato della fresa, riesce a dare stabilità al taglio, fissando il centro lì dove verrà effettuato il foro prima del taglio vero e proprio. Tale stabilità consente alla fresa di operare in maniera salda, ma soprattutto precisa.

Ma come usare una fresa a tazza nel caso in cui l’operazione da compiere sia allargare un foro già esistente? In tali circostanze, la punta pilota della fresa a tazza dovrà essere “aiutata” sistemando un foglio di legno compensato e una morsa sopra il foro da allargare, così che la punta possa centrare il punto esatto e lavorare. È importante, però, usare un foglio di compensato non più alto di 1 cm. Nel caso di foro passante, si possono fissare due fogli, uno da una parte e uno dall’altra, così da essere certi che il lavoro sia eseguito alla perfezione.

Durante l’uso delle frese a tazza è importante operare ad una velocità di avanzamento adeguata agli strumenti in dotazione e non forzare mai il trapano o la fresa: ad esempio, per la foratura del cemento armato o di metalli molto duri, è bene lavorare a giri bassi, così da scongiurare il pericolo di rottura della lama. Altra condizione importante è quella di mantenere pulita la fresa, sia durante il suo utilizzo, che durante il lavoro, così da non lasciare detriti che possano intralciare le lavorazioni, ma anche sciupare la fresa, a lungo andare.

Le caratteristiche delle frese a tazza

A livello estetico, le frese a tazza sono cilindriche e con il bordo seghettato, con una punta di centraggio che – appunto – fuoriesce in parte dal corpo dell’accessorio. In commercio troviamo diversi modelli di frese a tazza, differenti per dimensioni e per materiali, a seconda della destinazione d’uso: in base a ciò sono anche più o meno resistenti e durature, così come atte a forare specifici materiali. Ad esempio, le frese a tazza Fraiser sono costruite in acciaio temprato ad alta resistenza meccanica per ciò che concerne il corpo e la punta pilota, mentre i denti sono in metallo duro (widia) in micro grana, realizzato con un innovativo processo di sinterizzazione.

Naturalmente, va da sé che le frese a tazza per il legno non siano adeguate a forare materiali molto duri, quindi prima di procedere con l’acquisto, è importante avere ben chiaro quali saranno i materiali sui quali si andrà a lavorare.