Quando si parla del trombone basso si fa riferimento ad uno strumento musicale a fiato che viene usato all’interno di un’orchestra sinfonica o in una big band. Nel panorama nazionale e internazionale, uno tra i più virtuosi trombonisti italiani è Massimo la Rosa. Ed è con lui che per gli appassionati di questo particolarissimo strumento, ne descriviamo le principali caratteristiche in tutte le sue declinazioni.
Tra quelle del trombone basso, per esempio, troviamo il fatto di avere un canneggio decisamente più ampio in confronto a quello che denota il trombone tenore, visto che di solito si aggira intorno ai 14,3 mm. Nella maggior parte dei casi può vantare la presenza di due ritorte.
Molto interessante notare come il trombone basso sia tagliato in Sì, esattamente come avviene per il tenore. La differenza, però, è rappresentata dal fatto che i vari armonici gravi presentano un livello di corposità decisamente maggiore, mentre gli armonici acuti sono più deboli. Diversi musicisti che suonano il trombone basso sfruttando ancora dei vecchi modelli che presentano solo una ritorta in Fa. Anche in questo caso le differenze rispetto ai tromboni tenori sono rappresentate dalle dimensioni del canneggio, così come dalle dimensioni della campana.
Le configurazioni possibili nel trombone basso
Esistono due configurazioni che riguardano le valvole del trombone basso:
- Configurazione indipendente: La prima è quella indipendente e la seconda è quella dipendente. Nel primo caso sono presenti due ritorte, di cui la prima in Fa (che si va ad attivare portando lo strumento in sesta posizione) e la seconda in Sol, portando lo strumento in quinta posizione. Il musicista può scegliere se azionare una valvola alla volta oppure tutte e due insieme, portando il trombone basso in Re. Di conseguenza, ecco che si ha la possibilità di decidere se sfruttare uno strumento in Si, Fa, Sol o Re.
- Configurazione dipendente. La seconda configurazione è quella dipendente, che si caratterizza per avere sempre due ritorte ma con una differenza sostanziale. Infatti, c’è l’opportunità di attivare la seconda valvola solamente dopo aver attivato la prima. Di conseguenza, il musicista potrà sfruttare uno strumento in Si, Fa o Re.
Storia del trombone basso nelle orchestre jazz
La tradizione in big band jazz del trombone basso prende il via sostanzialmente con l’orchestra di Stan Kenton. Quest’ultimo, infatti, aveva una passione verso i registri estremi e, di conseguenza, ecco che l’inserimento del trombone basso fu la mossa perfetta per rendere completo il suo stile musicale. Inizialmente era uno strumento a dir poco sconosciuto, infatti gli arrangiatori non avevano le conoscenze per poter scrivere per questo particolare strumento ed ancora oggi alcune big band nutrono dei tabù circa l’uso del trombone basso.
L’intuizione di Bart Varsalona nell’utilizzo del trombone basso
Bart Varsalona si può considerare a tutti gli effetti come il primo trombonista basso ad avere collaborato all’interno dell’orchestra di Stan Kenton, nonostante inizialmente il suo ruolo designato fosse quello di trombone tenore. Fu una semplicità casualità a cambiare le carte in tavola. Varsalona, infatti, vide un trombone basso esposto in una vetrina di un negozio di articoli musicali mentre si trovava in tournée a San Francisco e decise di provarlo all’interno della band.
Varsalona comprò quel trombone basso e la sera stessa lo suonò. Kenton ci mise veramente pochissimo a intuire che ci fosse qualcosa di diverso, ma era assolutamente entusiasta di questa innovazione portata da Varsalona al punto tale che, da quel momento in poi, gli chiese di suonare solo con il trombone basso. Quindi, dovendo individuare una data d’inizio dell’utilizzo del trombone basso nella big band di Kenton, si può senz’altro attribuire all’agosto del 1943. Successivamente Varsalona rilasciò un’intervista in cui mise in evidenza come Stan Kenton nutriva una passione sconfinata per il registro grave all’interno delle sue partiture ed è proprio in quel momento che fece pressione perché si scrivessero delle specifiche parti.
Quando si verificò il passaggio dal trombone tenore al trombone basso, c’erano solo tre tromboni all’interno delle band. Solamente con il mese di maggio di un anno dopo la sezione venne ampliata con l’inserimento di quattro tromboni e, in alcuni casi, poteva apparire pure un quinto trombonista. Infine, colui che ebbe un ruolo decisivo nell’affermazione del trombone basso nell’universo del jazz fu senz’altro George Roberts, la cui carriera prese il via come trombone tenore nell’orchestra di George Krupa, in cui era trombonista anche Urbie Green.