La cocaina nelle fognature di Londra al più alto livello in Europa

Le acque reflue della capitale del Regno Unito contengono la più grande concentrazione di droga, secondo un’analisi condotta su oltre 50 città, in Europa.

Una recente ricerca ha evidenziato che la capitale britannica è leggermente in vantaggio rispetto ad Amsterdam, con l’agenzia di droga dell’UE che ha calcolato la concentrazione media giornaliera di cocaina nelle acque reflue di Londra (737 mg per 1.000 persone nel 2014).

Questo è stato il livello di concentrazione di cocaina più alto su un’analisi di oltre 50 città. La capitale britannica è invece seconda, rispetto ad Amsterdam, se si tiene conto solo dei campioni esaminati durante i fine settimana.

La ricerca evidenzia che Londra detiene invece la quarta posizione per concentrazione massima giornaliera di ecstasy. Non sono invece presenti tracce registrate in città per gli altri tre farmaci testati: cannabis, metamfetamina e anfetamine.

L’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze ha affermato che l’analisi delle acque reflue è una “disciplina scientifica in rapido sviluppo con il potenziale per monitorare le tendenze a livello di popolazione in tempo reale nell’uso illegale di droghe”.

La concentrazione di cocaina nella acque reflue di Parigi è molto simile a quella riscontrata a Londra, con la differenza che la maggior concentrazione si ha nelle notti tra venerdì e sabato e tra sabato e domenica.

Adelaide, in Australia, ha evidenziato lo stesso trend durante i week end, con diverse droghe però. Durante i week end infatti la presenza di metamfetamine negli scarichi quintuplica, mentre si riscontra un aumento del 30%, rispetto al resto della settimana, di MDMA, ovvero ecstasy.

Nella ricerca è presente anche Roma. Nella capitale, la massima concentrazione di droghe è stata rilevata in zona Sapienza. Il Cnr ha riportato che c’è cocaina nell’aria di Roma, oltre a cannabis, nicotina e caffeina. Il direttore del CNR, in ogni caso, invita a non drammatizzare e, al contrario, a riflettere sui risultati ottenuti, specificando: “La ricerca, più che allarmare, deve essere motivo di riflessione”.

Rendendo pubblica la ricerca, il CNR ha quindi smentito le dicerie sul fatto che questa fosse solamente una leggenda metropolitana. Come se non bastassero i gas di scarico, ora la capitale si riempie di droga sia nell’aria, con sostanze volatili come la cocaina e l’eroina, sia nelle acque reflue, soprattutto con cocaina e cannabis.

Durante gli interventi di autospurgo Roma mostra il lato malato della città, con tracce di droghe, ma anche di caffè e nicotina.

Quello che lascia perplessi è proprio quest’ultimo dato. Mentre le tracce volatili delle droghe si rilevano con diverse concentrazioni nelle diverse zone della città, nicotina e caffeina sono rilevate in percentuali simili in tutto il territorio della capitale.

Seppur leggere, queste sostanze sono considerate vere e proprie droghe e, come tali, destano l’attenzione dei ricercatori che continuano a monitorare il territorio della capitale per mantenere alti i livelli di guardia.