Mascherina antivirus: una valida alleata

Combattere il coronavirus con le mascherine
Nell’attuale periodo storico abbiamo imparato a nostre spese quanto sia importante proteggersi da agenti patogeni potenzialmente dannosi per l’organismo umano. Il nuovo Coronavirus ha costretto tutti noi ad adottare misure di prevenzione per ridurre il rischio di contagio, principalmente attraverso l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale quali gel igienizzanti, spray disinfettanti per superfici e mascherine antivirus.
L’efficacia delle mascherine continua ad essere controversa soprattutto a causa delle scarse informazioni in merito, nonostante ciò, rimane ancora un must-have imprescindibile nel nostro outfit quotidiano. Ma quindi, quali mascherine bisogna scegliere per essere trendy e protetti allo stesso tempo? Sicuramente bisogna prima analizzare quali sono i tipi di mascherine efficaci per proteggerci contro il COVID; poi resta solo l’imbarazzo della scelta per l’estetica.


Le mascherine antivirus funzionano realmente?

Le mascherine, che fino ad un paio di anni fa erano rilegate esclusivamente a precisi settori lavorativi, oggi, fanno parte della quotidianità di tutti noi, come abbiamo già accennato è ancora dubbia la reale efficacia delle stesse, ma allora perché è un obbligo indossarle?
La risposta si cerca prevalentemente nelle modalità di contagio del virus.
Brevemente, nella quotidianità si adottano degli atteggiamenti involontari che vedono come protagonisti mani, occhi, naso e bocca ovvero le principali vie di accesso del virus, da questo nasce la necessità di riparare il più possibile queste aree.
Usare la mascherina di certo non regalerà l’immunità dai virus ma sicuramente diminuirà notevolmente le possibilità di contagio.
Esistono molteplici varietà di mascherine le quali differiscono l’una dall’altra per i materiali impiegati e per l’efficacia, sicuramente la tipologia più adeguata è la FFP.
Le mascherine FFP inizialmente deputate all’uso industriale per la protezione dalle polveri sottili, oggi sono quelle più usate all’interno degli ospedali, soprattutto nei reparti ad alto rischio di contagio grazie al suo ingente potere filtrante.
Sono realizzate con tessuto non tessuto, lo strato interno è deputato alla filtrazione delle particelle più piccole mentre il tessuto esterno funge da barriera per le particelle più grosse. Hanno funzionalità diverse a seconda della tipologia, infatti esistono veri tipi di mascherine FFP:

    • FFP1: riesce a filtrare il 72% delle particelle infette
    • FFP2: la capacità filtrante è del 92%, le dimensioni sembrano essere più grandi e non necessità di continui ricambi.
    • FFP3: sono quelle che proteggono quasi totalmente dal contagio grazie alla sua ingente capacità di filtrazione che è pari al 98%.

Le FFP sono classificate come quelle che più di tutte proteggono dal virus, questo però ha degli aspetti pratici negativi perché tanto maggiore sarà la capacità di trattenere all’interno della mascherina i batteri prodotti dalla respirazione tanto maggiore si farà fatica a riprender fiato.
Una soluzione alternativa non molto conosciuta sono le FFP con valvola, queste rendono la respirazione meno faticosa ma al tempo stesso proteggono solo chi le indossa a differenza delle FFP senza valvola che proteggono sia chi le indossa che ci ne è vicino.
Per questo motivo è consigliato l’utilizzo delle FFP con valvola soltanto nell’ambiente ospedaliero.
Le mascherine più diffuse sono sicuramente quelle chirurgiche. Le mascherine chirurghe sono sicuramente più pratiche delle precedenti ma ovviamente meno efficaci dal punto di vista di protezione dai virus e germi, anche in questo caso ci troviamo davanti ad un presidio costituito da tessuto-non-tessuto principalmente fatto di fibre di poliestere o polipropilene.
La capacità filtrante della mascherina in questione è praticamente totale verso l’esterno infatti, se indossate bene, sono efficaci nell’impedire di contagiare le altre persone ma non proteggono chi le indossa proprio perché l’aderenza ai contorni del viso non è totale.

Perché è importante usare le mascherine

È importante adoperare le mascherine antivirus perché proteggono, ma solo se si rispettano determinati comportamenti pratici di sicurezza.
Il semplice uso delle maschere antivirus non è capace di contenere la diffusione di germi, batteri e soprattutto del corona virus, a tal motivo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha elaborato precisi atteggiamenti da seguire per contenere il contagio ne citiamo solo alcuni:

  • Mantenere sempre la distanza di almeno un metro dalle altre persone
  • Non toccare occhi, naso e bocca senza prima essersi lavati le mani o se ci si trova in luoghi pubblici
  • Usare correttamente la mascherina: non abbassare mai la mascherina antivirus sl di sotto del naso, gettarla dopo il primo utilizzo.

Sussiste un’altra tipologia di mascherina che sicuramente è meno efficacie delle precedenti ma senz’altro più pratica, sto parlando delle mascherine in tessuto, questi sono dei dispositivi non certificati e quindi non possono essere utilizzate in ambito medico, possono essere realizzate in qualsiasi tessuto e per questo la sua capacità filtrante è marginale, a fronte però di una maggiore praticità della stessa. Le mascherine di stoffa, infatti possono essere utilizzate più volte a patto che vengano lavate ad alte temperature dopo ogni utilizzo. Il suo impiego si limita ai luoghi non affollati, sembra essere perfetta per andare a fare delle commissioni veloci, vietata invece in alcune circostanze come all’interno dei treni o degli aerei dove si predilige la FFP o le mascherine chirurgiche. All’interno di diversi shop online è possibile trovare una vasta gamma di prodotti per l’igiene e la protezione individuale, dalle mascherine chirurghe, FFP o di stoffa, ai gel igienizzanti di varie misure (pocket-medium e maxi) oltre agli spray igienizzati utilizzabili sia per le mani che per le superfici.