Il monopattino elettrico: perché usarlo
Non c’è dubbio: dei monopattini elettrici negli ultimi tempi si è fatto un gran parlare (sul web non è raro trovare delle guide all’acquisto di monopattini elettrici), sia perché il loro utilizzo ha iniziato a essere sempre più diffuso, sia perché la loro circolazione ha sollevato varie questioni soprattutto di sicurezza.
Evoluzione del monopattino classico, che ha continuato comunque a rappresentare un gioco molto apprezzato dai bambini, il monopattino elettrico è un mezzo di cui si è capita la praticità e l’utilità soprattutto per chi ha l’esigenza di muoversi in mezzo al traffico cittadino e desidera utilizzare sistemi sostenibili per i propri spostamenti, ovvero che non incrementino l’inquinamento nelle aree urbane con l’emissione di gas e sostanze nocive e consentano di limitare i consumi.
Un mezzo che quindi ha molte caratteristiche positive, tra cui un risparmio in termini di denaro, in termini di consumo energetico e di inquinamento, che può essere parcheggiato facilmente, caricato senza problemi in auto o trasportato sui mezzi pubblici e dunque essere utilizzato anche come elemento per un trasporto ibrido.
La diffusione dei monopattini elettrici nelle nostre città
Le potenzialità dell’utilizzo dei monopattini elettrici sono ormai chiare, tant’è vero che in poco tempo il loro utilizzo ha avuto una notevole diffusione in tutto il mondo, contribuendo in modo notevole a quel sistema di mobilità condivisa molto utile per limitare i consumi, le emissioni inquinanti e decongestionale il traffico nelle città. Un utilizzo che negli ultimi anni ha coinvolto anche l’Italia, ma che era andato incontro a varie problematiche, in quanto questi mezzi non erano contemplati dal nostro Codice della strada.
Se fino a pochissimo tempo fa ancora non si avevano riferimenti precisi riguardo alle norme di circolazione di questi piccoli mezzi di trasporto a due ruote e anzi vi erano state diverse controversie, ecco che proprio recentemente ai monopattini elettrici si è data la possibilità di poter circolare sulle nostre strade cittadine equiparandoli ai velocipedi, ovvero alle biciclette, comprese quelle elettriche a pedalata assistita, contemplate dall’articolo 50 del nuovo Codice della strada del 1992.
I numerosi vantaggi che si hanno impiegando il monopattino elettrico nei piccoli spostamenti hanno fatto sì che si volesse una precisa regolamentazione per quanto riguarda la loro circolazione sulle strade pubbliche. Per qualche tempo il loro impiego è stato oggetto di sperimentazione solo in alcune città italiane e sottoposto a diverse limitazioni d’uso, fin a quando si è giunti a prendere delle decisioni in merito, definendo con più precisione i requisiti che debbono avere e le norme di circolazione che deve seguire chi li utilizza. Restano invece tuttora oggetto di sperimentazione gli hoverboard e i monoruota.
Le nuove norme che riguardano i monopattini elettrici
I monopattini elettrici possono contribuire in modo considerevole a limitare il caos del traffico cittadino e costituire un ottimo elemento per quella micromobilità che potrebbe risolvere molti problemi dati dall’utilizzo massiccio delle auto in città, grazie anche a utili servizi di sharing. Un mezzo che consente di ottimizzare i tempi di chi lo utilizza e contribuire a creare minori consumi energetici e inquinamento. È in base a queste considerazioni che si è giunti anche in Italia a definire in modo più chiaro l’utilizzo di questi piccoli e pratici mezzi di trasporto sempre più apprezzati dai cittadini.
Dal primo gennaio 2020 in Italia tutti quei monopattini elettrici che rientrano nei limiti di potenza e velocità definiti dal decreto sulla micromobilità del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 4 giugno 2019 sono equiparati ai velocipedi, ovvero a quei veicoli a due ruote considerati dal decreto legislativo n. 285 del 30 aprile 1992, e possono circolare in ambito urbano.
Ovviamente, per chi cerca il giusto acquisto, il consiglio è quello di cercare tra i migliori monopattini elettrici proposti dal mercato, ovvero, per adeguarsi alla normativa, modelli a cui è richiesto il marchio CE, che devono avere un motore elettrico che non supera i 500 kW di potenza, essere dotati di limitatori di velocità (non devono infatti superare i 20 km/h e i 6 km/h nelle aree pedonali), non circolare sui marciapiedi, essere dotati di luci anteriori e posteriori e di un adeguato segnalatore acustico. Essi possono circolare liberamente sulle piste ciclabili e su strade urbane con il limite dei 30 Km orari. Casco non obbligatorio, ma consigliato, e ovviamente nessun obbligo di patente e di targa.