La tradizione gastronomica italiana prevede l’utilizzo dell’olio aromatizzato al tartufo per l’accompagnamento di un gran numero di pietanze: il sapore intenso, raffinato ed inconfondibile di questo condimento, infatti, rappresenta la soluzione ideale per arricchire il quadro organolettico tanto di pietanze particolarmente articolate, quanto di piatti semplici.
Il tartufo fa parte della famiglia dei funghi e si distingue per la sua forma fortemente irregolare; cresce all’interno di terreni molto umidi, al pari di tutti gli altri funghi, e per vivere stabilisce un rapporto simbiotico con le radici di altri arbusti e di alberi quali querce e lecci.
Il prospetto organolettico che fa capo al tartufo include un odore particolarmente intenso e penetrante, che oltre a contraddistinguere in maniera evidente questo alimento, contribuisce in maniera diretta alla sua riproduzione: attirando, infatti, animali quali cinghiali, volpi, maiali e ghiri anche quando il frutto giace interamente sotto la terra, l’odore del tartufo agevola la dispersione delle spore nel terreno circostante e, di conseguenza, la proliferazione di altri tartufi.
Un po’ in tutto il mondo, la diffusione dei tartufi è alquanto limitata, anche a causa delle particolari condizioni climatiche ed ambientali che si rendono necessarie ai fini della riproduzione di questo pregiato alimento: la rarità, unita alla prelibatezza del tartufo, facilità l’innalzamento costante del suo prezzo di mercato che, in talune circostante, ha avvicinato la soglia dei 5000 Euro al Chilo.
In Italia, Stato che produce i maggiori quantitativi al mondo di tartufo, si annoverano siti produttivi in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria ed Abruzzo.
Come si prepara l’olio al tartufo?
L’olio di tartufo è il risultato di un fine e scrupoloso processo di lavorazione delle essenze di tartufo, dosate con l’ausilio di appositi macchinari ed unite in maniera automatizzata all’olio extra vergine di oliva, a sua volta precedentemente sottoposto ad un’articolata procedura di filtraggio.
Il risultato è un condimento raffinato e ricco di sapore, che ben si presta per accompagnare ed esaltare il sapore di buona parte delle pietanze tipiche della tradizione culinaria del nostro Paese.
Oltre alle sue note qualità afrodisiache, il consumo di tartufo assicura indubbi benefici per l’organismo. In particolare, il tartufo è un ottimo alimento per tutti coloro i quali seguono una dieta ipocalorica: 100 grammi di tartufo possiedono mediamente poco più di 30 Kcal. Al contempo, però, questo alimento si contraddistingue per l’abbondanza di fibre e di Sali minerali.
L’assunzione di alimenti a base di tartufo permette di velocizzare il processo digestivo e, grazie all’abbondanza di melanina, anche di facilitare lo schiarimento della pelle ed il trattamento delle macchie cutanee.
L’impiego dell’olio al tartufo si rende consigliabile per insaporire tutti i piatti che prevedono proprio l’utilizzo del tartufo come ingrediente di base. L’olio aromatizzato rappresenta anche un accompagnamento ideale da utilizzare a crudo su carne e pesce, sul carpaccio di manzo e sulle insalate di rucola e di bresaola, in abbinamento a qualche scaglia di parmigiano.
L’olio aromatizzato si presta altresì al condimento indistinto di primi e di secondi piatti ed è in grado di esaltare con decisione sapori semplici come quello delle uova al tegamino.
Duttile e poliedrico, l’olio al tartufo è infine perfetto anche per accompagnare pietanze più complesse, quali pizze farcite con salumi, piatti a base di funghi e carciofi.