Il tetto in legno ventilato rappresenta una scelta ecosostenibile e conveniente economicamente. Tra le sue caratteristiche principali, infatti, c’è quella di isolare gli ambienti interni di un’abitazione, così da ottimizzarne i consumi energetici.
In questo modo, i costi in bolletta verranno abbattuti e la temperatura, sia durante l’inverno sia d’estate, rimarrà costante. Installare una struttura di questo tipo è una scelta lungimirante soprattutto per tutti coloro che vivono in zone soggette a eventi atmosferici estremi, come neve e gelo, oppure afa e umidità estiva.
Grazie a un tetto in legno ventilato, potrete scongiurare problemi di condensa e di infiltrazioni, di gelate e di muffa. Inoltre, i costi di installazione verranno ammortizzati nel lungo periodo, perché un tetto in legno ventilato assicura una durata molto superiore rispetto a uno tradizionale e necessita di una minore manutenzione.
Come funzionano i tetti in legno ventilati
I tetti in legno ventilati sono tra le strutture più tecnologicamente avanzate disponibili sul mercato, tanto da assicurare una perfetta e ideale protezione da qualsiasi agente atmosferico. Le ditte specializzate nella realizzazione di tetti in legno sono tante, per cui assicuratevi sempre che essi siano così composti:
- Struttura in legno
- Strato di tenuta al vapore
- Elemento termoisolante
- Strato di ventilazione
- Manto di copertura
L’elemento fondamentale di un tetto in legno ventilato è lo strato di ventilazione, grazie al quale si ottiene un ideale isolamento termico della copertura e attraverso cui il vapore acqueo prodotto nell’abitazione viene espulso all’esterno, così da impedire la formazione della condensa.
Un altro elemento importante è l’intercapedine che serve a separare il manto di copertura dallo strato coibentante e il suo compito è di permettere all’aria di entrare dalla gronda e di uscire dal colmo attraverso i cosiddetti “moti convettivi ascensionali”.
Essi evitano che il calore si posi e venga assorbito dagli strati sottostanti e combattono, quindi, la comparsa dell’umidità. Proprio grazie a questo innovativo meccanismo, ogni elemento del tetto, a cominciare dal manto, è maggiormente protetto dagli agenti atmosferici e, dunque, dura di più e ha bisogno di minor manutenzione.
Differenze tra tetti ventilati e tetti non ventilati
Per capire meglio quanto possa essere importante installare un tetto in legno ventilato, bisogna conoscere le differenze con quelli non ventilati. Questi ultimi, infatti, sono, ancora oggi, la scelta più comune, soprattutto quando si vive in zone climaticamente “normali”.
Tuttavia, significa anche rinunciare a quella fondamentale ventilazione che permette alla struttura di traspirare e proteggere la casa dagli agenti atmosferici. Per questo motivo, se decidete di installare un tetto non ventilato, dovete porre molta attenzione al tipo di isolante da utilizzare, così da ottimizzare l’efficienza del tetto stesso.
In questo caso, i materiali più consigliati sono il vetro cellulare e il sughero, perché capaci di mantenere la propria funzionalità anche quando il tasso di umidità è molto elevato.
Per quanto riguarda, invece, i tetti in legno ventilati, la prima cosa da sapere è che sono idonei soltanto quando la casa è in pendenza di almeno il 25% e rappresentano la scelta migliore per tutti coloro che hanno bisogno di proteggere la casa dagli eventi atmosferici esterni, sia freddi sia caldi. La ventilazione che si crea nell’intercapedine di 4-6 centimetri tra l’isolante e il manto di copertura, garantisce il passaggio dell’aria tra i due strati e la sua successiva espulsione.
Scegliere una struttura simile, ha il vantaggio di gestire meglio l’umidità e permette al manto e alle tegole di rimanere asciutte, eliminando, nello stesso tempo, eventuali ristagni di acqua.
Inoltre, è particolarmente utile durante l’estate, perché si trasforma in una barriera tra i raggi del sole e l’interno della casa, così da ottimizzare il funzionamento degli impianti di raffreddamento. In questo senso, è corretto precisare che un tetto in legno ventilato non evita l’uso dei condizionatori, ma aiuta a mantenere la temperatura costante dentro l’abitazione.
Se il vostro obiettivo è questo, la strada migliore è scegliere un isolante adatto a riflettere i raggi del sole, come dei teli traspiranti e riflettenti da porre sopra lo strato isolante, oppure delle coperture studiate appositamente per l’estate come i pannelli in fibra di legno o in sughero.
Quando è conveniente installare un tetto in legno ventilato
I tetti in legno ventilati non sono soluzioni universali, ma realizzate appositamente per rispondere a determinate esigenze. Per questo motivo, quando si vuole installare una struttura del genere, bisogna accertarsi di averne davvero bisogno e, dunque, prima di affidarvi a una ditta specializzata in costruzioni di tetti in legno, assicuratevi di possedere particolari requisiti.
Il primo è l’ubicazione della vostra casa, perché se si cerca un tetto in legno ventilato in grado di rinfrescare, allora essa deve trovarsi in una zona molto irraggiata e in quote basse e calde. Inoltre, deve avere una buona pendenza delle falde, l’ideale sarebbe tra 16° e 30°, non deve essere sottoposta a vincolo di soprintendenza e, infine, deve possedere falde molto lunghe.
Qualora, invece, la vostra necessità è di mantenere la casa riscaldata, allora potete optare per un tetto in legno ventilato caldo. In questo caso, però, l’abitazione deve trovarsi in una zona elevata e fredda, in cui c’è necessità di proteggere la casa da neve, ghiaccio e gelate, soprattutto se sono presenti mansarde o sottotetti.
Per questo tipo di lavori, sono previsti bonus statali e diversi sgravi fiscali, per cui informatevi sempre prima di procedere.