La radiologia odontoiatrica è una prassi diagnostica che serve a determinare lo stato di salute dell’apparato orale nella sua totalità e dei denti in particolare.
In odontoiatria si utilizza una quantità di raggi X molto inferiore a quella utilizzata comunemente negli ospedali per altri tipi di radiografie. Addirittura sono equiparabili alla quantità di radiazioni che si assorbe durante una giornata di esposizione al sole. Per questo motivo oltre a essere un esame perfettamente indolore e di brevissima durata, ogni tecnica di radiologia odontoiatrica è anche estremamente sicura.
Per capire quando sottoporsi ad essa e quali sono le tecniche diagnostiche migliori abbiamo chiesto un parere al Dottor Gola al Dottor Gola, dentista a Casteggio.
Radiologia odontoiatrica: quando effettuarla
In linea generale un paziente viene sottoposto a esami di radiologia odontoiatrica nel momento in cui si rende necessaria un’operazione chirurgica. Non è raro però che questo tipo di diagnostica venga utilizzata anche per determinare l’entità del danno provocato da traumi di vario tipo a carico delle ossa del cranio e in particolare a carico dell’apparato orale.
L’enorme precisione diagnostica, unita alla grande velocità di esecuzione di vari test, ha reso gli esami di radiologia odontoiatrica sempre più diffusi e utilizzati dai medici specialisti, soprattutto per avere un quadro chiaro della situazione clinica del paziente prima di operare o prima di mettere a punto una terapia farmacologica.
Attraverso gli esami di radiologia odontoiatrica è possibile infatti individuare patologie e problemi che non potrebbero essere identificati a occhio nudo nemmeno dal medico più esperto e che, se ignorati o non presi in considerazione nel percorso terapeutico, potrebbero addirittura inficiare il successo delle cure.
Tra i problemi e gli elementi che più frequentemente sono individuati sottoponendo a raggi X l’apparato orale ci sono: denti del giudizio, denti inclusi, cattiva angolazione dei denti, cisti, carie, tumori, seni paranasali.
Radiologia odontoiatrica: panoramica e teleradiografia
La panoramica dentale consente di realizzare un’immagine molto precisa dei due interi archi dentali. Si effettua in pochi secondi e al paziente si richiede semplicemente di appoggiare il mento su un sostegno e di reggersi con le mani a due apposite maniglie al fine di tenere la testa più immobile possibile durante l’esame.
Nel caso l’immagine risultasse imprecisa, il radiologo potrà effettuare immediatamente un secondo esame, dal momento che avrà avuto modo di osservare i risultati del primo rx direttamente su uno schermo digitale.
Il costo della panoramica dentale è molto ridotto: si va dai 25 ai 60 Euro e si tratta comunque di un esame solitamente convenzionato.
La teleradiografia del cranio è invece un altro tipo di esame di radiologia odontoiatrica che consente di esaminare l’interezza delle ossa del cranio per determinare la correttezza della loro posizione reciproca. Sulla base dei dati raccolti attraverso la teleradiografia del cranio sarà possibile realizzare una precisa analisi cefalometrica che serve, ad esempio, a capire se i denti sono angolati in maniera corretta rispetto all’osso mandibolare e mascellare. Qualora non dovessero esseere nella posizione giusta l’esame permette di studiare il migliore approccio per l’eventuale correzione.
I risultati diagnostici della teleradiografia e della panoramica dentale si completano a vicenda e i due esami vengono generalmente effettuati insieme per fornire al medico specialista un quadro diagnostico completo prima di procedere a formulare un piano di intervento per curare le varie patologie.
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