La prima cosa da dire quando si parla di tricotillomania è che questa è una patologia che non concerne solo i capelli e la loro caduta, ma che interessa in maniera molto più ampia la sfera psicologica del soggetto che ne soffre.
Pertanto, trattandosi nello specifico di un vero e proprio disturbo compulsivo, si deve affrontare in quanto tale.
Da cosa si riconosce la tricotillomania? Il soggetto che ha questa patologia tende a tirarsi, in maniera ossessiva e ripetuta, i capelli. A lungo andare questi vengono letteralmente strappati. Si tratta di un problema che deve essere affrontato e che richiede non solo un intervento per salvare la chioma, ma anche un supporto psicologico al fine di andare a risolvere quella che è la causa scatenante del tutto.
I danni da tricotillomania sono molto importanti e interessano tanto il capello in sé quanto il cuoio capelluto, che viene ripetutamente sollecitato e stressato in maniera via via più forte. In alcuni casi, quelli più estremi, si arriva finanche alla perdita di tutti i capelli. In questi casi, l’unica soluzione plausibile è quella del trapianto di capelli, a patto che si vada a risolvere il disturbo psicologico alla base delle tendenza a strappare li stessi.
Osserviamo da vicino la tricotillomania
Si è già sottolineato che la tricotillomania è un disturbo ossessivo-compulsivo che, quindi, rientra a pieno titolo nelle patologie psicologiche oltre che in quelle che sono le cause della perdita dei capelli.
Quando si soffre di questo specifico disturbo si ha la tendenza, forte e incontrollabile, a strapparsi i capelli. Qualcuno arriva finanche a ingerirli, creando dei problemi anche all’apparato gastro-intestinale. Si tratta di una patologia che, come detto, rientra nella fascia dei disturbi definibili tanto ossessivi quanto compulsivi e, pertanto, senza sostegno psicologico, l’impulso risulta essere irrefrenabile.
Questo porta a una severa alopecia che, in determinati casi, si traduce in calvizie totale.
Il tutto porta con sé ulteriori disagi e problemi. Non solo, infatti, si ha una patologia da curare, ma si arreca un danno che può portare con sé altre ripercussioni a livello psicologico.
Chi è affetto da tricotillomania, infatti, vive molto male la sua condizione e si vergogna della importante alopecia areata che colpisce le zone dalle quali vengono strappati i capelli.
Come detto, il tutto danneggia in maniera grave sia la struttura del capello che il cuoio e la ricrescita rallenta al punto tale da annullarsi definitivamente in alcuni casi. Proprio qui entra in gioco, oltre al supporto psicologico che è sempre richiesto in questi casi, anche la necessità di un trapianto di capelli con metodo FUE. Questa è la soluzione migliore per rendere nuovamente più fiduciosi coloro i quali soffrono di questa patologia. Naturalmente, oggi come oggi, le tecniche utilizzate per i trapianti si sono evolute al punto che il risultato che ne viene fuori risulta essere estremamente naturale. Ciò, come sottolineato in precedenza, può aiutare il soggetto affetto da tricotillomania a ritrovare fiducia in se stesso e nelle relazioni sociali.