Anche se è vero che Google ha sempre considerato l’esperienza utente come uno degli elementi più importanti per decidere la posizione di un sito, oggi come oggi è sempre più fondamentale che ogni sito web tenga in considerazione la user experience come parametro fondante per il suo ranking. Se si vuole fare SEO online al meglio nel 2021, bisogna assolutamente conoscere l’importanza e il peso che l’esperienza utente ha assunto agli occhi di Google.
A volte non è facile comprendere come l’algoritmo di Google si evolve, ma in altri casi è Google stessa che annuncia ufficialmente quali sono i parametri che prende in considerazione. A partire da maggio 2021, i nuovi fattori di ranking prendono in considerazione anche la user experience di un sito per posizionarlo all’interno dei motori di ricerca. Si tratta di una svolta ufficiale e radicale che ha costretto moltissimi siti a dei lavori di ristrutturazione per l’ottimizzazione SEO. Chi però, come il consulente SEO Luca Spinelli, aveva da tempo previsto questa svolta di Google, non si dice sorpreso. L’esperto ci assicura che Google considera da diversi anni l’UX e l’ottimizzazione per l’uso da mobile come alcuni degli elementi più importanti per decidere il ranking di un sito.
Dal 2021 non è quindi possibile trascurare la SEO, e diventa necessario ottimizzare i siti e i negozi online in modo da favorire l’esperienza dell’utente, creando soluzioni di qualità e di valore per chi le utilizza.
I parametri della UX
La user experience influisce pesantemente sulla SEO e sul ranking del sito: sapevamo già che parametri come la velocità del sito e come l’utilizzabilità da smartphone erano tenuti in considerazione da Google, ma ora le cose stanno per cambiare.
Ma quali sono i parametri della user experience Google utilizzerebbe per valutare il sito e per attribuirgli un ranking? Sappiamo che fino ad ora Google a tenuto in considerazione diversi elementi per questo parametro, come la lunghezza dei testi, l’accessibilità del sito da mobile, la presenza di pop-up invasivi e via dicendo. I nuovi parametri che l’algoritmo di Google utilizzerà saranno probabilmente molto più intuitivi, e si baseranno sul caricamento dei contenuti principali, in particolare la velocità di caricamento dei contenuti, la stabilità visiva della pagina, il tempo che trascorre tra la prima interazione dell’utente e la prima risposta della pagina. Questi parametri sono estremamente tecnici e permettono a Google di avere una chiara visione di quei siti che, anche da un punto di vista tecnologico, sono sufficientemente preparati per garantire la massima qualità e velocità dell’esperienza utente.
Cosa dobbiamo aspettarci nel futuro?
Come cambierà la SEO nei prossimi mesi sulla base di questa rivoluzione copernicana? Dopo la modifica dell’algoritmo prevista a maggio 2021, ci sono state tante novità importanti; ma ce ne saranno ancora ed esperti e consulenti SEO devono assolutamente farsi trovare pronti.
Inutile dire che le novità legate al parametro della user experience sono alla base di una futura rivoluzione nel mondo della SEO, i cui impatti, per quanto non del tutto inaspettati, non sono facili da quantificare. Non c’è più spazio nel 2021 per i siti che non solo non sono ottimizzati per l’uso del mobile, ma che sono graficamente obsoleti, legati a tecnologie vecchie e che non offrono quindi una buona esperienza utente. Ora è il tempo del rinnovamento, anche per quei siti che avevano aspettato fino all’ultimo prima di prospettare una radicale trasformazione del rapporto con l’utente.
Come sempre è importante cercare di utilizzare le nuove regole dell’algoritmo di Google come degli spunti fondamentali per fare di più e per fare meglio, consapevoli che la SEO è in continua evoluzione e che solamente i siti in grado di fornire la migliore esperienza utente sono destinate a rimanere nel tempo.