Avere sotto controllo ogni aspetto inerente all’attività aziendale è uno dei compiti del datore di lavoro e appare indispensabile se l’obiettivo è quello di curare la produzione e preservare le risorse. Le azioni di vigilanza svolte sui lavoratori, al fine di monitorare i loro spostamenti durante l’orario d’ufficio, rientrano proprio in tale discorso e garantiscono un’ottimizzazione delle mansioni ed una migliore organizzazione del personale dell’azienda.
Il tutto ovviamente deve avvenire nel rispetto delle attuali normative e non deve ledere in nessun caso la libertà dei singoli. Ma come si possono eseguire tali controlli senza cadere nell’invasione della privacy del lavoratore? La risposta arriva da tecnologie in grado di supervisionare di fatto i movimenti di ciascun dipendente, i cosiddetti marcatempo portatili, che si affiancano a quelli fissi da installare presso la sede fisica dell’azienda.
Cosa sono i marcatempo elettronici?
Per parlare di marcatempo ci si deve ricollegare al concetto di rilevazione presenze che, come precedentemente accennato, risulta essere indispensabile al fine di implementare la produttività in ditta. Tali dispositivi consentono di registrare sia l’orario di arrivo che quello di uscita di ciascun dipendente, attraverso l’impiego di un badge personale.
In tal contesto si inseriscono anche quei marcatempo capaci di monitorare gli impiegati quando questi si trovano a lavorare fuori dalle mura aziendali. Questi dispositivi possono perciò tenere traccia dei luoghi visitati e degli orari in modo totalmente automatico, tramite un semplice ricevitore GPS ed un trasmettitore. Un’autentica rivoluzione nel campo delle tecnologie utilizzate per il controllo dipendenti, semplici da utilizzare e molto comode da portare con sé, poiché di ridottissime dimensioni.
L’attivazione e lo spegnimento in genere avvengono tramite un pulsante ben visibile, perciò sarà lo stesso lavoratore a rendersi individuabile dalla propria azienda a seconda che si trovi o meno all’interno delle fasce orarie stabilite per l’inizio e la fine della giornata lavorativa.
Un aiuto concreto per i datori di lavoro
La possibilità di tenere traccia dei movimenti di tutti i dipendenti non è sempre stata scontata, soprattutto per quanto riguarda i lavoratori a domicilio o itineranti. Il marcatempo portatile risolve in toto questa problematica, rispondendo alle esigenze aziendali e fornendo all’imprenditore dispositivi tecnologicamente avanzati ed estremamente affidabili.
Tra le caratteristiche mostrate da questi device, ad esempio, si trovano display ampi e perfettamente leggibili, trasmettitori GPRS, batterie al litio a lunga durata ricaricabili, localizzatori GPS e tecnologia di identificazione RFID. Inoltre, di recente sono state lanciate sul mercato specifiche applicazioni per smartphone e altri dispositivi mobili, capaci di convertirli in autentici marcatempo portatili. Come? Accedendo alla rete internet del telefono e attivando il GPS, l’impiegato può trasmettere i dati relativi alla propria posizione tramite l’interfaccia dell’app, in modo rapido e molto semplice. Tale soluzione consente inoltre di mantenere un filo diretto tra azienda e singolo lavoratore, utile al fine di portare assistenza nel caso ve ne fosse bisogno.
Il consiglio è sempre quello di rivolgersi a personale specializzato che sia in grado di fornire innanzitutto la soluzione adatta a qualsiasi realtà aziendale e poi di rispettare in modo preciso le attuali normative.
La legge che va a regolamentare l’aspetto della rilevazione presenze è la n°675/96. Questa consente ai titolari di eseguire un controllo dipendenti preciso attraverso l’utilizzo di marcatempo durante l’orario di lavoro, permettendo altresì la creazione di un database apposito, all’interno del quale i dati di ciascun dipendente devono essere custoditi con estrema cura, secondo i principi della Legge sulla Privacy.