Quando si avvicina il cambio di stagione può capitare di non sentirsi in forma. Il cambio di stagione può generare stanchezza, umore altalenante e una serie di altri fastidi possono alterare, seppur temporaneamente, le nostre abitudini. Vediamo come far fronte a cali psicofisici stagionali con alcuni rimedi utili.
Cambio stagionale: come risponde il nostro organismo?
L’arrivo della primavera può influire sul nostro umore, sul sonno e sulla normale reattività. Specie se tendiamo a soffrire di insonnia, il passaggio dall’ora solare all’ora legale può comportare una sensazione di insufficiente riposo accompagnata da stanchezza e debolezza. Anche le tipiche allergie primaverili, come ad esempio quella al polline, possono renderci debilitati e distratti.
Anche con l’arrivo dell’autunno i fastidi non mancano. Potremmo infatti accusare astenia, una sensazione di indebolimento e di esaurimento fisico, simile a quella provata dopo uno sforzo muscolare intenso. È un po’ come andare in letargo: difficoltà a svegliarsi al mattino, sonnolenza, stanchezza fisica, difficoltà di concentrazione, irritabilità e affaticamento. L’accorciarsi delle giornate influisce sulla produzione degli ormoni che regolano il ciclo sonno-veglia: il nostro organismo avrà bisogno di un po’ di tempo per allinearsi a questo cambiamento.
Sintomi da cambio di stagione: ecco come riconoscerli
Come dicevamo il nostro organismo deve adattarsi ad almeno due cambiamenti:
- minor disponibilità di luce e abbassamento delle temperature all’arrivo dell’autunno;
- giornate lunghe e innalzamento delle temperature all’arrivo della primavera.
All’interno del nostro organismo si attivano variazioni ormonali che ci consentono di adeguarci ai cambiamenti stagionali e climatici. Prima di assestarci, però, potremmo attraversare una fase di squilibrio energetico.
Con il cambio di stagione, sintomi e condizioni sono facilmente individuabili:
- insonnia;
- depressione e stress;
- stanchezza e irritabilità;
- difficoltà di concentrazione;
- sonnolenza e affaticamento;
- alterazione della temperatura corporea;
- sbalzi di pressione;
- alterazione del ciclo mestruale.
Cambio di stagione, abitudini nuove: ritroviamo la carica in sei mosse
Possiamo mettere in pratica alcuni accorgimenti per rendere meno fastidioso il passaggio da una stagione all’altra:
- Facciamo il pieno di Vitamina B12. Pesce, carne, uova, prodotti caseari: ecco dove troveremo questo prezioso nutriente. La Vitamina B12 è fondamentale per sintetizzare il DNA e mantenere sane le cellule nervose e i globuli rossi. Possiamo incrementare l’apporto di Vitamina B12 con un integratore alimentare. Scegliamo un prodotto a base di Vitamina B12, la cui funzione è quella di ridurre la sensazione di stanchezza e favorire il normale funzionamento del sistema nervoso, e L- Carnitina e aminoacidi, utili a recuperare energia.
- Sfruttiamo le ore di luce. Cerchiamo di approfittare della luce naturale. Il sole influisce sul nostro buonumore. Facciamo una passeggiata all’aria aperta e, se possibile, prediligiamo aree verdi e parchi per fare fitness.
- Riposiamo a sufficienza. Cerchiamo di coricarci e alzarci sempre intorno alla stessa ora. Dormiamo almeno 7-8 ore per notte. Niente fonti luminose o dispositivi tecnologici ad accompagnare il nostro sonno: rischieremmo di distrarci e rimandare l’addormentamento.
- Mangiamo regolarmente. Sulla nostra tavola non dovranno mancare cibi ricchi di proprietà nutritive. Via quindi a vitamine, proteine e almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
- Muoviamoci! Fare sport contribuirà a contrastare la sedentarietà e migliorerà l’umore. Per iniziare, non sarà necessario sottoporci ad allenamenti estenuanti, ma andrà bene anche una semplice passeggiata di trenta minuti al giorno.
- Impariamo a gestire lo stress. Difficile, ma non impossibile. Cerchiamo di eliminare le preoccupazioni superflue, dedicare tempo a noi stessi. Ogni tanto, concediamoci una risata e alleggeriamo le nostre preoccupazioni. Liberare la mente non potrà che aiutarci ad affrontare le nostre giornate con rinnovata energia.
Queste indicazioni sono orientative e non intendono sostituire il rapporto medico-paziente. Per indicazioni più approfondite possiamo rivolgerci al nostro medico di fiducia.