La ricerca è stata lunga, ma alla fine ce l’abbiamo fatta: quella sembra proprio la casa che cercavamo! Per di più, è in vendita senza l’intermediazione di un’agenzia immobiliare, potremmo risparmiare un po’ di soldi e investirli per cambiare gli infissi o per l’arredamento. Ma come funziona quando si compra casa da privato?
Gli errori da evitare nella compravendita di case tra privati.
Quando parliamo di case in vendita tra privati è facile che salti fuori qualche magagna, magari all’ultimo momento, e ci trovi impreparati. Comprare casa non è semplice, sono moltissimi soldi in ballo e soprattutto le questioni e i dettagli che dobbiamo studiare con grande attenzione. Se non abbiamo ancora le idee chiare, ecco un articolo di Wikicasa sulla compravendita di immobili a uso abitativo. O ancora meglio, sul blog dell’esperto immobiliarista Enrico Rigotti troviamo questo interessante articolo sulle regole da seguire quando si compra casa da privato.
Visita la casa da comprare più di una volta.
Chi ha detto che abbiamo a disposizione soltanto una visita? Quando si compra casa da privato dobbiamo avere il doppio delle cautele, quindi raddoppiamo anche il numero di visite e magari anche gli occhi: quattro occhi sono meglio di due, facciamoci accompagnare da qualcuno che se ne intende più di noi, un amico geometra o architetto, o perché no, anche una persona che lavora nell’edilizia e alla quale affideremo eventuali lavori di ristrutturazione. Controlliamo ogni singolo ambiente, ogni angolo, ogni muro e tutti i documenti della casa. Possiamo prepararci per la prima visita leggendo questo articolo dal titolo “Cosa controllare durante il sopralluogo”
Tanti dubbi e tante domande per la tua nuova casa.
Quando si tratta di appartamenti in vendita da privati, fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. Prima di ritrovarci una patata bollente tra le mani, prepariamoci una lunga lista di domande da fare al venditore. Per esempio:
• Quando è avvenuta l’ultima ristrutturazione?
• Ci sono lavori urgenti da fare?
• Chi sono i vicini?
• Quando potremmo fare il rogito?
• La casa è in vendita arredata oppure vuota?
• Gli impianti in che stato sono? Sono certificati?
• A quanto ammontano le spese condominiali?
• Ci sono lavori condominiali pianificati e quali sono stati fatti negli ultimi anni?
• Chi è o chi sono i proprietari della casa?
• Qualcun altro oltre il proprietario gode di qualche diritto sull’immobile?
• Ci sono delle pertinenze?
Annunci immobiliari privati e prezzo trattabile.
Una volta che abbiamo concluso la nostra visita e abbiamo fatto al venditore tutte le domande del caso, informiamoci sul prezzo e chiediamo se è trattabile o meno. Oltre che dalla risposta alla domanda, lo capiremo dall’espressione del venditore, dalla tempistica e dalla sicurezza con le quali risponde. Ricordiamoci che ogni euro di trattativa è un guadagno per noi e una perdita per lui, quindi dobbiamo essere preparati: studiamo i valori delle case nella zona, scopriamo a quanto hanno venduto le case in quella strada negli ultimi due anni, oppure se ci sono altri appartamenti in vendita nel palazzo. La spunterà il migliore. Lo strumento migliore per le nostre ricerche è sicuramente il portale web di settore immobiliare.it.
Per comprare da privato controlliamo bene tutti i documenti.
Prima di fare un’offerta e di metterci definitivamente d’accordo sul prezzo, chiediamo al venditore tutti i documenti della casa, come:
• La visura catastale per controllare proprietari e persone che godono di altri diritti sull’immobile.
• I metri quadri commerciali.
• La provenienza dell’immobile, se è stato acquistato, donato, ereditato…
• In caso di vendita precedente, il rogito del notaio, a conferma della vera titolarità della casa.
• La planimetria aggiornata al catasto.
• I documenti relativi al condominio con i verbali delle ultime assemblee e le delibere, oltre al consuntivo di spesa.
• L’attestazione delle prestazioni energetiche, ovvero l’APE in corso di validità.
Verifichiamo i documenti con un professionista.
Abbiamo visitato una dozzina di case, letto decine e decine di documenti, parlato con tanti proprietari e chiesto consigli ad amici e parenti. E poi ci siamo informati su tutti i siti web e i blog che abbiamo trovato in Rete: ormai ci sentiamo dei veri guru del settore immobiliare. Ma non basta! Il consiglio è di far visionare i documenti a un vero esperto della materia, o preferibilmente a più esperti, anche a costo di dover investire qualche centinaio d’euro. La cosa migliore sarebbe avere la consulenza di un avvocato, di un architetto e di un agente immobiliare. Così potremo dormire sogni tranquilli e anche trattare sul prezzo con maggiore consapevolezza.
La proposta nelle compravendite tra privati.
Una volta che abbiamo controllato la casa e i documenti, e finalmente ci sentiamo sicuri della casa che abbiamo scelto, passiamo alla fase calda della trattativa: la proposta di acquisto. Qui dovremo incontrarci con il venditore e avanzare la nostra offerta, formulata per iscritto e accompagnata dal nostro assegno. Per quanto riguarda la cifra dell’assegno, non esistono regole formalizzate, ma per un immobile di valore compreso fra i 200.000€ e i 400.000€ la cifra può variare dalle 5.000€ alle 10.000€. Può darsi che il venditore accetti su due piedi la proposta, oppure che chieda qualche giorno di riflessione, è normale.
Accordiamoci sul mobilio, prima di firmare.
Capita spesso che acquirente e venditore, una volta completate le pratiche burocratiche e le formalità, si trovino a discutere sulla destinazione dei mobili che arredano la casa, per esempio sulla cucina, ma ricordiamoci che anche le zanzariere e i box doccia – per non parlare dei condizionatori – sono considerati mobili, quindi non sono compresi nell’acquisto della casa a meno che non ci si accordi diversamente con il venditore. Evitiamo insomma patti puramente verbali, scriviamo tutto e cerchiamo di essere il più precisi possibile.
Adesso siamo pronti per affrontare la trattativa: facciamoci valere!