L’abbigliamento biologico è la moda del futuro, considerando che la sostenibilità sarà la parola d’ordine da qui agli anni a venire. In tale ottica l’UE ha lanciato il Green Deal europeo, un ambizioso progetto finalizzato ad eliminare entro il 2050 le emissioni nette di gas a effetto serra e dissociare la crescita economica dall’uso delle risorse.
In tale contesto stanno trovando ampia diffusione i capi in tessuto biologico, realizzati appunto in fibre biologiche di origine vegetale o animale secondo rigidi standard di produzione. In particolare la produzione biologica riduce o elimina del tutto l’uso di sostanze chimiche, che hanno un elevato impatto ambientale.
L’abbigliamento ecologico è sostenibile, etico e garantisce una lunga durata nel tempo, ma richiedono qualche attenzione in più in fase di lavaggio e asciugatura. Vale la pena quindi approfondire il discorso per tre dei tessuti biologici più diffusi: canapa, seta bio e cotone bio.
Come lavare e asciugare i capi d’abbigliamento in canapa
La canapa, insieme al lino e al cotone biologico, è considerata una delle principali fibre di origine vegetale. I tessuti con cui è realizzata la canapa provengono dalla Cannabis Sativa, una pianta che fa parte della famiglia delle urticacee usata anche in altri settori, come la produzione della carta. La fibra della canapa è molto resistente ma è pur sempre naturale, quindi richiede qualche attenzione in più durante le operazioni di lavaggio, asciugatura e stiratura.
I capi d’abbigliamento in canapa possono essere lavati a mano oppure in lavatrice, ma mai a secco poiché c’è il rischio serio di rovinare e macchiare le fibre. Se opti per il lavaggio in lavatrice usa detersivi naturali e delicati, preferibilmente vegetali così da proteggere ulteriormente le fibre. Un detersivo troppo aggressivo rischierebbe infatti di far sbiadire il colore. Per il risciacquo usa acqua pulita, poiché i detersivi potrebbero rilasciare tracce di cellulosa che lasciano antiestetiche macchie scure. É un’ottima idea aggiungere un bicchiere di aceto bianco che rende le fibre molto più morbide e garantisce una durata ancora maggiore al tessuto.
Per l’asciugatura ti basta stendere i capi all’aria aperta, ma non a contatto diretto col sole che rischia di far sbiadire rapidamente il tessuto. La stiratura andrebbe invece eseguita quando il capo è ancora leggermente umido per un risultato ottimale. I capi tinti andrebbero stirati al contrario per una stiratura perfetta.
Come lavare e asciugare la seta biologica?
Tra i materiali più apprezzati per le sue straordinarie qualità c’è la seta biologica, che risulta però uno dei tessuti più delicati e per questo motivo è consigliato sempre il lavaggio a mano. Le operazioni sono piuttosto semplici: devi riempire una bacinella con acqua tiepida, aggiungere del sapone neutro e poi iniziare a strofinare delicatamente ma con cura il capo da lavare.
In fase di risciacquo è consigliabile aggiungere un cucchiaio di aceto bianco all’acqua di lavaggio, per rendere le fibre ancora più morbide. Quando lavi la seta biologica, ma in generale qualsiasi altro capo biologico, non usare mai detergenti aggressivi come candeggina o altri composti a base di alcol e cloro che rischiano di rovinarlo.
Per l’asciugatura della seta bio devi adottare misure in grado di trattare delicatamente il capo senza “stressarlo” eccessivamente, quindi sono bandite le temperature troppo alte. Non usare l’asciugatrice e non stendere il capo a contatto diretto con il sole, ma piuttosto in un luogo ventilato e ombreggiato.
Per quanto riguarda la stiratura è meglio evitare l’uso del ferro, le cui temperature calde rischiano di rovinare il tessuto. Sicuramente è preferibile usare fonti di umidità per eliminare in modo naturale le pieghe. Un esempio? Puoi appendere il capo da stirare vicino alla doccia, così ottimizzi le risorse a tua disposizione senza inutili dispersioni.
Come lavare e asciugare l’abbigliamento in cotone bio?
Chiudiamo la nostra analisi con il cotone bio, una fibra realizzata senza alcun pesticida o altre sostanze chimiche sintetiche e che risulta anche più resistente rispetto ad altre fibre come lana e seta.
In virtù di queste notevoli capacità di resistenza il cotone bio può essere tranquillamente lavato anche in lavatrice, ma sempre con le dovute precauzioni. Per il lavaggio in lavatrice non bisogna superare i 30° né gli 800 giri di centrifuga. In questa fase devi usare solo detergenti delicati e naturali ed eliminare se possibile l’uso dell’ammorbidente.
Come funziona invece l’asciugatura? Dipende dalla delicatezza del capo. La cosa migliore sarebbe sempre optare per asciugature naturali e non troppo aggressive. Evita quindi di asciugare il capo d’abbigliamento a contatto diretto con il colore, altrimenti c’è il rischio che scolorisca a lungo andare. Assolutamente da evitare l’uso dell’asciugatrice che, con le sue temperature troppo elevate, rischia di arrecare gravi danni al tessuto.
Per l’asciugatura puoi adottare lo stesso “trucco” della seta biologica: lascia asciugare il capo appendendolo vicino alla doccia in modo da sfruttarne l’umidità. In questo modo non hai bisogno di utilizzare il ferro da stiro e il tuo capo godrà di una lunga e prospera vita.