Consulenza per concordato preventivo: ecco tutto ciò che c’è da sapere

Dato che in alcuni casi le aziende possono trovarsi in situazioni spiacevoli per l’aspetto finanziario, è importante per i capi delle imprese riuscire ad avvalersi di un qualche elemento utile alla causa. Problemi economici come una cattiva gestione del budget investito o l’accumulazione di debiti, possono mettere concretamente un’azienda in crisi, e per uscirne è fondamentale sapere di poter contare su di una consulenza per il concordato preventivo. Quest’ultima risulta cruciale per poter risanare i capitali, grazie alle sue procedure concorsuali e alla pianificazione finanziaria. Ma per approfondire: ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.

In cosa consiste la consulenza per concordato preventivo?

Quando si fa riferimento alla consulenza per concordato preventivo, si indica quella procedura concorsuale che cerca di indirizzare un’azienda in crisi – da un punto di vista economico – verso il risanamento. Si tratta di una vera e propria via d’uscita per quelle imprese piene di debiti, le quali perciò dovrebbero avvalersi dei consigli di un professionista per ristrutturare le finanze evitando la liquidazione. Inoltre, è un processo utile alle negoziazioni tra l’azienda in questione e i suoi creditori, così da “azzerare” i conti e ripartire.

Durante il periodo di consulenza per concordato preventivo, l’azienda richiedente deve collaborare con un consulente professionista ed esperto in procedure concorsuali. Siccome tale figura è indispensabile per la formulazione di un piano ad hoc, per spiegare quali sono le esigenze dell’azienda e dei creditori ci si può rivolgere ad uno studio legale specializzato come lo Studio D’Antuono di Roma. La proposta realizzata sarà senz’altro realistica, e gli accordi presi tra le parti dovranno poi essere approvati dal tribunale.

Procedure concorsuali e pianificazione finanziaria

Siccome si è accennato alle procedure concorsuali e alla pianificazione finanziaria, è bene approfondire questi due fattori. Innanzitutto, c’è da segnalare che sono strettamente collegati, e che rappresentano un passaggio fondamentale per ottenere un completo processo di concordato preventivo. L’azienda di fatto deve presentare una richiesta ufficiale al tribunale, fornendo una documentazione dettagliata sull’attuale condizione finanziaria.

Il tribunale, a sua volta, esamina tale documentazione per poi comunicare l’esito della richiesta, stabilendo l’apertura del procedimento di concordato preventivo. Una volta avviato quest’ultimo, l’azienda in crisi e il consulente possono cominciare a lavorare sulla nuova pianificazione finanziaria, la quale consiste nell’analisi dei debiti, degli attivi e dei flussi di cassa, stabilendo una ristrutturazione accettabile per i creditori.

I vantaggi tratti dalla consulenza per concordato preventivo

I vantaggi derivanti dalla consulenza per concordato preventivo sono molteplici, e giovano sia all’azienda in crisi che ai creditori. In primo luogo, grazie alla guida di un esperto l’impresa può raggiungere il risanamento, svolgendo un percorso di ristrutturazione delle proprie finanze. Poi, bisogna sottolineare la grossa opportunità per l’azienda in questione: essa può preservare l’occupazione evitando la liquidazione. A ciò si aggiunge l’occasione di terminare con esiti positivi le negoziazioni con i creditori, estinguendo qualunque debito. Alla fine di tutti i passaggi menzionati, l’azienda riuscirà persino a ristabilire una sua credibilità all’interno del mercato finanziario.

Gli svantaggi

Se si dice quasi sempre che non è tutto oro ciò che luccica, c’è un motivo. In questo caso, il concordato preventivo può comportare diverse sfide nonché svantaggi. Ad esempio, un’azienda deve far fronte a dei requisiti legali molto rigidi, convincendo il tribunale tramite le procedure concorsuali (come spiegato in precedenza). Successivamente, l’azienda dovrà essere esposta al monitoraggio costante – effettuato da un amministratore giudiziario – durante il periodo del processo. Infine, va specificato che a prescindere dagli sforzi, la liquidazione aziendale è una possibilità concreta.

L’importanza del piano di ristrutturazione

Un fattore chiave per il successo della consulenza per concordato risiede nel piano di ristrutturazione, ovvero la definizione dei pagamenti per risanare i debiti di un’azienda in crisi. In aggiunta, all’interno del piano va inclusa una dettagliata ristrutturazione – come da nome – dell’attività in generale. Avvalendosi della figura di un professionista che funge da mediatore, sarà senz’altro possibile ottenere un piano sostenibile e fedele alla realtà.

Il consulente, infatti, riesce ad identificare i creditori dandogli anche un ordine di priorità. Stipula poi gli accordi di rimborso, e lo fa o riducendo i tassi di interesse o estendendo alcuni termini di pagamento. Inoltre, un esperto di questa categoria è in grado di ricercare nuovi investitori per ottenere dei finanziamenti. Come se non bastasse, per concludere, il consulente riduce i costi operativi superflui, e proporzionalmente studia delle strategie per incrementare i flussi di cassa.

Quali saranno le prospettive per il futuro di un’azienda?

Giacché il mondo finanziario è in perenne evoluzione, qualunque azienda può entrare in crisi. Per questa ragione, i capi non devono avvilirsi ma hanno la necessità di rivolgersi ad un esperto per una consulenza. Ricorrere alle procedure concorsuali potrebbe ribaltare la situazione a favore dell’impresa, incanalando percorsi vantaggiosi. Ecco perché le aziende che si impegnano in tal senso, possono poi nutrire più fiducia per le prospettive future. D’altro canto, in un panorama del genere si può solo imparare, e da una condizione inizialmente sfavorevole se ne possono cogliere i frutti anche con il passare del tempo. Infatti, apprendendo delle lezioni tramite la consulenza per il concordato preventivo, le aziende possono prepararsi ad altre sfide magari con una nuova ed efficace strategia aziendale.