Per molti quella dell’investigatore è una professione insolita, ma è un’attività affascinante che richiede grande impegno, passione e competenza. Per tutti coloro che sognano o pensano di intraprendere questo percorso professionale ecco alcune indicazioni utili per diventare un investigatore privato.
Il lavoro dell’investigatore
Un investigatore privato è il professionista che effettua indagini e ricerche con l’obiettivo di scoprire la verità di un fatto o su una persona tramite prove documentali. Per raggiungere questo scopo l’investigatore deve avere una grande capacità di pensare alle varie soluzioni per ottenere informazioni. Scoprire una verità è, infatti, un percorso articolato e spesso complesso nel quale le persone coinvolte possono volutamente omettere informazioni (o fornirle di erronee) ostacolando il lavoro del detective.
Durante le sue indagini l’investigatore privato effettua ricerche (online ma anche negli archivi giudiziari), contatta e parla con diverse persone, consulta documenti, studia indizi e sorveglia i soggetti coinvolti nell’indagine producendo prove (foto, registrazioni, eccetera) che dimostrino quanto è riuscito a scoprire.
L’attività di indagine di un detective privato, che può lavorare in un’agenzia come First Investigazioni che si occupa sia di investigazioni private che aziendali o operare autonomamente, può riguardare diverse situazioni. Da quelle più classiche quali timori di tradimento ed episodi di infedeltà per cause di separazione e divorzio alla ricerca di persone scomparse passando per le indagini prematrimoniali. In ambito privato il detective può occuparsi anche di attività di indagine per la prevenzione dei rischi di dipendente così come la tutela di soggetti fragili e minori.
L’investigatore si occupa inoltre di attività di ricerca preventiva per prevenire frodi (fiscali, finanziarie e assicurative), così come indagini per la tutela della proprietà industriale e intellettuale e quelle su un candidato prima di un’assunzione.
Percorso di studi e requisiti
Come abbiamo anticipato l’investigatore svolge mansioni molto delicate, sia perché spesso si trova a doversi confrontare con persone che vivono situazioni difficili e di grande fragilità, sia perché il suo operato deve essere invisibile ma allo stesso tempo avvenire nel rispetto della normativa di legge.
Per poter esercitare la professione all’interno di un’agenzia investigativa è necessario che questa sia in possesso della relativa licenza rilasciata dal Prefetto e che ha una validità di tre anni. La normativa di riferimento è il Decreto Ministeriale 269/2010 e il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS, pubblicato con il Regio Decreto 635 del 6 maggio 1940).
Gli investigatori devono avere la fedina penale pulita, essere in possesso di una laurea triennale in Giurisprudenza, Scienze dell’Investigazione, Scienze Politiche, Economia o Sociologia, aver svolto un tirocinio di almeno tre anni presso un’agenzia autorizzata e aver seguito i corsi di aggiornamento e perfezionamento presso strutture riconosciute dal Ministero dell’Interno.
Oltre alle competenze tecniche e professionali è fondamentale che l’investigatore privato sappia rispettare la segretezza delle informazioni cui entra in possesso e la privacy dei soggetti coinvolti. È importante prestare attenzione anche all’eventualità che l’investigatore non riesca a ottenere le informazioni sperate da chi gli ha commissionato l’incarico e anche in questo caso il detective deve essere in grado di motivare le conclusioni cui è giunto e saper gestire una situazione estremamente delicata.