Humidor per sigari: come scegliere quello giusto

Fumare il sigaro, per molti appassionati, è come leggere un libro per chi ama la lettura: un vero e proprio rito che non permette alcuna disattenzione. Come ogni momento speciale, infatti, è fondamentale che tutti gli elementi combacino per vivere un’esperienza in grado di soddisfare anche i fumatori più esigenti.

Il primo passaggio è ovviamente quello legato alla scelta del sigaro. Un aspetto da non sottovalutare assolutamente, però, è quello che riguarda lo stato di conservazione del sigaro che si decide di fumare proprio in quel preciso istante. Per fare ciò è necessario che i sigari siano conservati alla giusta temperatura e umidità all’interno di un humidor.

La scelta dell’humidor migliore per le proprie esigenze è molto importante visto che i sigari richiedono spesso diverse condizioni di conservazione e di invecchiamento. Gli aficionados di sigari possono ormai acquistare i propri strumenti direttamente online, grazie a siti specializzati dove poter trovare un’ampia collezione di humidor dei migliori brand del settore all’altezza di tutte le esigenze.

Humidor per sigari: come scegliere quello giusto

La scelta del’humidor giusto, come detto, è un momento importante visto che può avere un impatto negativo sulla tenuta e sulla conservazione dei propri sigari. Acquistare un umidificatore non adatto alle caratteristiche dei sigari che si vogliono conservare, significa purtroppo rovinarli.

Ma quali sono gli aspetti di cui bisogna tenere conto per scegliere un humidor adatto alle nostre esigenze?

  1. Qualità dei materiali

Il materiale più utilizzato dai produttori di humidor è il cedro visto che ha grandi capacità di assorbimento dell’umidità. I prodotti di grande qualità presentano, al proprio interno, un rivestimento di cedro spagnolo che svolge ancora meglio questo lavoro di assorbimento e di mantenimento dell’umidità.

Un altro aspetto importante è che il prodotto possa essere chiuso in maniera ermetica. Senza dimenticare, ovviamente, che anche l’occhio vuole la sua parte e che quindi sia anche rifinito in maniera gradevole da un punto di vista estetico.

  1. Dimensioni

Le dimensioni di cui bisogna tenere conto sono essenzialmente due. La prima è quella effettiva dell’humidor, ovvero di quanto spazio occupa il contenitore all’interno della stanza. La seconda, altrettanto importante, è relativa alla capacità. Questa è espressa di solito con un intervallo visto che molto dipende dalla grandezza dei sigari che si andranno a mettere al suo interno. In base ai tipi di sigari che si acquistano solitamente, si deciderà la capacità dell’humidor adatto alle proprie esigenze. 

  1. Presenza di un igrometro e di un termostato

Il modo migliore per avere sempre sotto controllo il livello di umidità del proprio humidor è l’utilizzo di un igrometro e di un termostato. L’ideale sarebbe acquistare un humidor con i due strumenti già integrati e visibili dall’esterno, ma è possibile anche acquistarli separatamente, meglio se digitali. 

  1. Separazione dei sigari

Per potersi godere a fondo ogni diverso tipo di sigaro, è necessario che questi siano ben separati all’interno dell’humidor. In caso contrario, infatti, è molto alto il rischio che i sapori passino da uno all’altro, facendo perdere quelle caratteristiche che li contraddistinguono tra loro. Proprio per questo motivo, alcuni humidor offrono la possibilità di inserire dei separatori al proprio interno.

 

  1. Manutenzione

Una volta acquistato l’humidor giusto per le proprie esigenze, si dovrà settare l’humidor in base all’umidità del posto in cui si vive e dei tipi di sigari che andremo a mettere al suo interno. La manutenzione dell’humidor consiste nel verificare, a intervalli regolari, che il livello di umidità sia corretto per assicurare il giusto stato di conservazione dei sigari.