La pandemia di Covid-19 non ha risparmiato nessuna delle abitudini quotidiane a cui eravamo avvezzi. Non fa eccezione il sesso, ovviamente, quell’espressione così naturale del bisogno umano di vicinanza, socialità, affettività.
Lockdown e distanziamento sociale ci hanno costretti a rinunciare alle forme tradizionali della sessualità, come i rapporti, i baci, gli abbracci. Eppure, il modo per allentare la tensione esiste: è il sexting, il sesso virtuale. Ecco le forme che hanno prevalso nelle settimane di isolamento.
Il consumo della pornografia professionale
Uomini e donne consumano e fruiscono pornografia professionale: è un dato di fatto che solamente qualcuno di molto isolato dalla contemporaneità potrebbe negare. I maggiori siti pornografici attivi nel mondo hanno registrato grossi picchi di utenza, specie nelle prime giornate di lockdown.
Quando i server di INPS sono saltati, a causa dell’enorme numero di professionisti riversati sul sito per richiedere il bonus di emergenza, il colosso Pornhub si è offerto per assistere la piattaforma sotto il versante tecnico: stavano infatti gestendo in modo perfetto l’aumentato traffico di utenti.
La pornografia non professionale: selfie e nudes
Se fatto con criterio e coscienza, non c’è nulla di male di inviare una foto o un video piccante: né ad un fidanzato o una fidanzata lontani, né a una nuova conquista. Quello che da un lato spaventa e dall’altro forse non viene considerato -a torno- un reale rischio, è il pericolo che queste foto e questi video escano dal computer o dal cellulare della persona a cui sono stati mandati e finiscano in rete. Da lì, il loro controllo diventa impossibile: continui rimbalzi di download, chat e repost rendono la ricostruzione dei movimenti dell’immagine enormemente complicata.
Con l’esito di non poter proteggere le vittime e non poter individuare i responsabili.
Chat, spettacoli e telefonate erotiche
Crescono per numero di utilizzatori anche le chat, gli spettacoli ad abbonamento e i telefoni erotici. Con, ormai, minimi costi è possibile godere della sensualità e della sessualità condivisa da casa, senza rischi.
Questi metodi stimolano inevitabilmente la fantasia, costringono a conoscere meglio il proprio corpo con la masturbazione, ma mettono in comunicazione più persone, che hanno gli stessi desideri. Finché l’apprensione per la salute non sarà completamente scemata, e per questo esito ci vorranno probabilmente mesi o anni, probabilmente questo settore sarà in assoluto quello più in crescita in assoluto, nel rapporto tra sessualità e Coronavirus.
Ma come si trovano i contatti?
Dating app e bot
Per scaricare Tinder e aprire un profilo servono pochi minuti: ecco l’utente già pronto a fare nuove conoscenze. Amichevoli, superficiali, profonde, sessuali, mordi e fuggi, lente, progressive: nulla è proibito, e la fruizione di questi servizi si è grandemente incrementata. Non si saprà se saranno relazioni durature fino al loro banco di prova, dopo il lockdown, quando ci sarà la possibilità di vedersi di persona.
Con i bot è ancora più facile. Diffusi su Telegram, mettono in contatto utenti casuali che chiacchierano, fanno sexting condividendo una fantasia o inviano foto e immagini.