Le liti tra i condomini rappresentano circa il 50 per cento delle procedure civili che si svolgono all’interno delle aule di giustizia e le motivazioni sono tra le più varie!
Un o dei principali screzi che si accendono tra gli inquilini dello stesso immobile
È spesso relativo alle immissioni acustiche e olfattive, cioè quegli odori o rumori che penetrano in altri appartamenti. Si pensi per esempio all’odore forte degli aromi delle cucine etniche o della cipolla, ma si pensi anche al rumore di scarpe, in particolar modo quelle femminili con il tacco, e quello di trapani, martelli o lo spostamento di mobili ad orari pressoché improbabili. Altri motivi di lite possono essere connessi alla gestione di aree comuni del condominio, in particolare all’allocazione di oggetti, fioriere o auto parcheggiate in spazi non autorizzati.
Molti litigi sono invece provocati da invasioni sul balcone sottostante da parte di panni stesi o flussi idrici dovuti all’innaffiatura di piante, bucato in evidenza, mozziconi di sigaretta o lo sbattimento delle tovaglie.
Tra le liti condominiali più accese ci sono anche quelle legate al rapporto con animali domestici, soprattutto quando questi si trovano nelle aree comuni e sono particolarmente aggressivi o i padroni non si occupano di tenerli puliti o di pulire i loro bisognini nelle aree giardino o, più in generale nelle aree esterne.
Animali in condominio
Un fattore non indifferente quando parliamo di liti condominiali, è quello legato al rapporto con gli animali domestici, in particolar modo quando questi si trovano in aree comuni del condominio come l’ascensore ed il cortile. Precisiamo che gli animali domestici dovrebbero essere ammessi alle stesse aree dell’immobile a cui ha accesso il proprietario, anche sulle parti comuni. Di conseguenza, qualsiasi divieto o limitazione al loro esercizio dovrebbe essere considerato nullo.
Il proprietario deve prendersi cura degli animali e vigilare al fine di evitare che non vengano danneggiate le parti comuni o rese irreversibili agli altri condomini.
Il regolamento di condominio, inoltre, può sempre fissare delle regole di utilizzo delle parti comuni, a patto che non si traducano in limitazioni talmente stringenti da renderne impossibile l’uso da parte degli animali. Alcune facoltà come l’utilizzo dell’ascensore con il proprio cane non è comprimibile (purché tale facoltà spetti anche al proprietario del cane) ma deve essere esercitata in modo da non pregiudicare gli altri condomini.
Liti per manutenzione ordinaria e straordinaria
Accade spesso che le liti condominiali scaturiscano a seguito di questioni legate a lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione o legate alla gestione delle parti comuni del condominio. Qui e in altre questioni ha un ruolo fondamentale l’amministratore di condominio.
Il ruolo dell’amministratore di condominio nelle liti condominiali
Come anticipato le liti condominiali sono molto frequenti e spesso possono accadere per motivi banali. In molti casi da semplici diverbi si arriva a in condotte illecite, che possono assumere anche carattere penale, si pensi ai casi di ingiuria o danneggiamento nei confronti del condominio o peggio, nel caso di minacce personali. In questi e in altri casi, stando alle leggi 2021, l’amministratore di condominio non è tenuto e obbligato ad intervenire. Le liti tra vicini, infatti, possono essere risolte tra gli stessi condomini, o in maniera ragionevole o ricorrendo alla legge, senza obbligo di rivolgersi all’amministratore. L’amministratore di condominio è chiamato a intervenire nelle liti tra vicini quando la lite implica comportamenti da parte dei condomini coinvolti che possono recare danno alle cose comuni e al loro relativo uso. Quanto detto significa che il ruolo del professionista cambia in base alle circostanze e ai casi specifici legati alla lite e ai motivi che l’hanno scatenata.