Storia della bomboniera: dai bon bon francesi alle bomboniere online

Le bomboniere hanno una storia affascinante, perché nascono alla corte di Luigi XIV di Borbone, anche chiamato il Re Sole e Luigi il Grande, ovvero uno dei regnanti più longevi che la storia del mondo ricordi, con i suoi 72 anni di monarchia.

Siamo nella Francia dei nobili, degli aristocratici e del clero, negli anni in cui cova una ribellione che scoppierà decenni più tardi nella Rivoluzione francese. Un tempo in cui acquistare le bomboniere online non era immaginabile neanche con la più fervida fantasia dei grandi scrittori francesi che hanno fatto la storia della letteratura mondiale, come Molière e Voltaire.

 Le origini del nome della bomboniera.

Il termine bomboniera, come è facile immaginare a questo punto, deriva dalla lingua francese, esattamente dalla parola “bombonnière”, una piccola e magnifica scatoletta, intarsiata, lavorata da sapienti mani artigiane, spesso con metalli nobili e pietre preziose, contenente dei dolcetti tipici del territorio francese chiamati “bon bon”, piccoli dolcetti simili ai nostri confetti, prodotti artigianalmente con mandorle ricoperte di miele.

 Dalle nobildonne francesi alle bomboniere online.

Le prime bomboniere erano ad esclusivo uso e consumo delle nobildonne francesi, che utilizzavano questa scatoline di dolci per colmare languori durante la giornata, o più verosimilmente per mostrare in società il contenitore, invece che per consumare il contenuto. Erano insomma dei veri e propri segni distintivi, il cui valore simboleggiava e ricordava a tutti il rango sociale del proprietario. In un certo senso, erano gioielli, monili realizzati con materiali esclusivi come avorio o madreperla, utilizzati infatti anche come doni e ringraziamento.

Un senso che, dopotutto, se ci pensiamo bene, non si distacca molto da quello che attribuiamo oggigiorno a questi oggetti dalla storia nobile: un sacchettino di confetti non ha certo lo stesso valore simbolico di un soprammobile d’argento acquistato sul miglior sito di bomboniere online, per esempio questo. Un ricordo è sempre un ricordo, ma anche l’occhio vuole la sua parte!

Le bomboniere come simbolo della tradizione italiana.

Se la parola deriva dall’uso che le nobili donne francesi facevano di queste bellissime e preziose scatoline contenenti i loro prelibati bon bon, in Italia la situazione era molto diversa: queste scatolette con all’interno i confetti erano presenti ormai da più di un secolo dalle nostre parti, ma non c’era nessuna contessa in cerca di visibilità. Le bomboniere infatti venivano utilizzate dalle famiglie degli sposi, che si scambiavano questo dono in segno di augurio e di felicità.

Dalle scatolette francesi alle bomboniere online dei giorni nostri.

Nel XV secolo le famiglie dei giovani innamorati si scambiavano scatole di confetti nel giorno del fidanzamento ufficiale, una sorta di promessa di matrimonio per i futuri sposini. In occasione della cerimonia vera e propria, però, la tradizione voleva che lo sposo regalasse alla sua bella una coppa amatoria, cioè un piatto di ceramica colmo di confetti, un simbolo e un augurio di fertilità per la prima notte di nozze.

L’affermazione della bomboniera di nozze in Italia.

Possiamo indicare una data precisa, un momento che sancisce l’uso della bomboniera in Italia come regalo di nozze: siamo nel 1896, il giorno delle nozze del futuro re d’Italia e già principe di Napoli, Vittorio Emanuele, con la caparbia Elena di Montenegro. In quest’occasione, infatti, al contrario di quanto avviene oggi, tutti gli invitati portarono in dono delle bomboniere. Il dono, però, divenne per il nostro Paese il simbolo delle nozze e degli sposi, così nacque, o meglio si affermò, questa tradizione come augurio di prosperità e felicità.

Anche oggi, le confezioni che troviamo nei negozi fisici e sui siti web di bomboniere online, sono realizzate con materiali preziosi o ricercati, di solito argento, vetro soffiato o porcellana, e il loro significato è rimasto immutato nel tempo, come buon auspicio e ricordo di un avvenimento importante. Anche se sono gli sposi a donarle agli invitati, e non viceversa.

A questo punto non ci resta che decidere dove sposarci: ecco un articolo su come scegliere location perfetta per il matrimonio.